Napoli, il verde abbandonato: nel degrado anche i giardini anti-clan intitolati alla mamma dell'assessore

Napoli, il verde abbandonato: nel degrado anche i giardini anti-clan intitolati alla mamma dell'assessore
di Gennaro Di Biase
Domenica 12 Gennaio 2020, 09:30
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L'immondizia è tanta al centro dei giardinetti di piazza Medaglie d'Oro. Così tanta che si fa fatica a camminare nello slargo. Sulla panchina, in mezzo ai rifiuti, dorme un uomo, qualche passo più in là paletti divelti. Un motorino parcheggiato nell'area verde, non lontano dal campo da basket deserto e bagnato. I fiori sono pochissimi, certamente meno dei rovi e delle foglie rinsecchite. Ce ne sono, purtroppo, anche intorno alle targhe che recitano: «Partecipazione dei cittadini alla cura della città. Il Comune di Napoli affida questo spazio verde alla Fondazione Silvia Ruotolo Onlus. Tutto ciò che libera e tutto ciò che unisce». Si tratta della onlus fondata da Lorenzo Clemente, dai suoi figli, e dedicata alla memoria dell'indimenticata madre dell'assessore di Palazzo San Giacomo Alessandra Clemente: Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra assassinata nel giugno del 1997. Le targhe sono ancora disseminate al centro della piazza, assieme al degrado. «L'affidamento è scaduto da più di un anno», dicono dalla Fondazione.



La discarica, ieri, regnava sovrana nei giardinetti di piazza Medaglie d'Oro. Materassi arrotolati, plastiche varie, residui di calze della Befana, centinaia di bottiglie di birra nel contenitore zeppo. Poi cartoni, carte e cartacce. Diversi sacchi neri (di quelli da poco diventati «fuorilegge» perché non biodegradabili) pieni di chissà cosa e ammassati a terra, uno sull'altro, tra le aiuole e il campo da basket al centro del Vomero. Lo scempio continua sulla panchina di fronte. Qui il contenitore del vetro è rovesciato in un fiume di rifiuti che si stende tutto intorno a una fontanella. Di ragazzi in giro non se ne vedono. Di clochard sì. E c'è anche il signor Giovanni Esposito. Un cittadino neo-vomerese che sta portando a spasso il suo cane Flame. «Abito qui da poco sospira Da settembre, per la precisione. Sarà la quarta volta che vengo in questi giardinetti ed è un peccato vederli così. Non li ho mai trovati puliti in quattro mesi. Proprio a questo pensavo: io vivevo in periferia, prima abitavo a Marano e anche lì c'era un campetto, tenuto meglio di questo giardino. Si dice che in periferia ci siano le situazioni peggiori, ma non è vero. Qui è peggio». Due clochard - escluso l'uomo che dorme sulla panchina intorno all'ora di pranzo - osservano la scena a distanza. Non lontano da loro ci sono i paletti divelti distrutti. Probabilmente per consentire l'accesso ai motorini nell'area verde. Non a caso, uno scooter è parcheggiato praticamente sulle aiuole.

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Il tema dell'incuria dello spazio verde vomerese era già emerso nei mesi scorsi, all'inizio dell'agosto 2019, dopo una nota arrivata al dirigente del Servizio Verde del Comune: un documento che aveva per oggetto «la mancata manutenzione dell'area verde di piazza Medaglie d'Oro». «L'affidamento dei giardinetti alla nostra Fondazione è scaduto più di un anno fa - dicono dalla Onlus Silvia Ruotolo - Siamo in attesa di rinnovarlo con i nuovi protocolli. Abbiamo fatto richiesta e aspettiamo la nuova procedura di affidamento. Allo stato attuale la cura dei giardinetti spetta al Comune». Si parla di un restyling dell'area e di un progetto che ne consenta la definitiva riqualificazione, che per ora non è avvenuta. «Con la fondazione Silvia Ruotolo c'è un ottimo rapporto d'intesa - aggiunge l'assessore al Verde di Palazzo San Giacomo Luigi Felaco - La settimana scorsa abbiamo avuto con loro un contatto sulle idee per modificare la convenzione. In discussione non c'è la convenzione, infatti, ma i miglioramenti da apportare all'area. Nei giardinetti c'è un problema sulla tenuta della raccolta differenziata e un altro problema con i senza fissa dimora. La data della nuova firma dipenderà dagli accordi trovati sulle modifiche, sulla valorizzazione e sulle migliorie da apportare alla convenzione. Nel frattempo, la pulizia ordinaria è effettivamente a carico dell'Amministrazione». Il degrado, intanto, resta un dato oggettivo. Purtroppo.
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