Napoli, la rinascita del Parco Sommerso di Gaiola: presentati al Mann i progetti per il “paradiso ritrovato”

Prevista una navetta elettrica e 15 ombrelloni gratuiti per i bagnanti, oltre al restauro della villa ottocentesca

L'assessore Cosenza con il direttore del Mann Giulierini e il presidente del Parco della Gaiola, Maurizio Simeone
L'assessore Cosenza con il direttore del Mann Giulierini e il presidente del Parco della Gaiola, Maurizio Simeone
di Salvatore De Rosa
Mercoledì 7 Giugno 2023, 19:44 - Ultimo agg. 20:06
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Oggi presso il Museo archeologico nazionale di Napoli si è tenuto l'evento “Parco Sommerso di Gaiola: un paradiso ritrovato”, un approfondimento su questo paradiso ritrovato della città di Napoli, sul suo patrimonio culturale e ambientale, sui risultati raggiunti in questi anni e sui progetti presenti e futuri.

Il pomeriggio di lavori ha visto il benvenuto ed introduzione del direttore del Mann Paolo Giulierini.

Il direttore del Parco Sommerso di Gaiola Maurizio Simeone ha poi presentato i dati relativi a questo triennio di gestione e i progetti in corso del parco: «Ringrazio il direttore Giulierini, per aver ospitato questa giornata dedicata al Parco Sommerso di Gaiola, e tutti i relatori e partecipanti che hanno voluto essere qui oggi. Fa davvero piacere vedere che ci sia una così ampia convergenza e collaborazione istituzionale, culturale e sociale nel voler garantire a questa ed alle prossime generazioni la godibilità di un luogo unico della nostra città in passato a lungo abbandonato all'incuria. Oggi finalmente al Parco si respira una nuova aria fatta di bellezza, sicurezza, vivibilità e sostenibilità. Sempre più cittadini ed anche molti turisti stanno riscoprendo questo luogo in ogni stagione dell'anno, non capita in molte altre metropoli del mondo di poter fare un bagno in un'oasi marina in piena città, nuotando su 2000 anni di storia».

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«L'anno scorso - ha aggiunto Simeone - sono riapparsi nelle acque della Gaiola anche i cavallucci marini ed è un fatto staordinario che testimonia e simboleggia quanto di buono stiamo facendo per valorizzare anche l'habitat naturale, oltre che archeologico».

Era il 2 Luglio 2020 quando il direttore del Mann lanciò un appello pubblico per salvare il Parco Sommerso di Gaiola dalle ataviche problematiche di degrado, illegalità e sicurezza pubblica, causate dall’assalto estivo senza regole cui era sottoposto ogni anno.

Nelle settimane successive fu firmato un accordo istituzionale tra ente gestore del Parco, autorità portuale e Comune di Napoli, per la fruizione pubblica sicura e sostenibile.

A tre anni da quel tanto atteso “cambio di passo”, Il Parco Sommerso di Gaiola è considerato un modello virtuoso di fruizione pubblica e tutela del patrimonio naturale e culturale, finalmente vivibile tutto l’anno in piena sicurezza e decoro.

I dati parlano chiaro, la Gaiola sta vivendo davvero una nuova primavera di rinascita, riscoperta e riscatto: sono migliorati tutti i parametri relativi alla vivibilità, sicurezza, decoro e sostenibilità ambientale dell'area, problematiche di ordine pubblico azzerate, chili di rifiuti prodotti nell'area passati da una media di 3 tonnellate al mese nel 2019 a 0 nel 2021-22, furti e danneggiamenti di reperti archeologici non più segnalati.

Inoltre ci sono tante novità in arrivo con progetti sia nel campo della ricerca scientifica che nel campo dei servizi al cittadino, della transizione ecologica, dell'educazione ambientale e della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del Parco.

Sul tema dei servizi al pubblico è in consegna una navetta elettrica che il Parco metterà a disposizione gratuitamente durante la stagione estiva per rendere più agevole il raggiungimento del sito a bagnanti e visitatori. E sempre per rendere più piacevole e al contempo istruttiva la permanenza, soprattutto a famiglie con bambini, saranno a disposizione gratuitamente 15 “ombrelloni marini”​ in cui poter approfondire la conoscenza degli abitanti del nostro mare.

Nel campo della ricerca scientifica sta per partire un importante progetto sperimentale di restoration habitat per la reintroduzione della Posidonia oceanica sui fondali di Posillipo, scomparsa da oltre 50 anni. In collaborazione con il ConIsma (Consorsio interuniversitario delle scienze del mare), in partenza inoltre uno studio delle risorse alieutiche nell'intento anche di sostenere la piccola pesca artigianale costiera cittadina.

Nel settore della fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, verranno sviluppati applicativi multimediali ed installazioni in grado di rendere percepibile e fruibile il patrimonio subacqueo mediante realtà aumentata e mapping 3D.

È inoltre in corso  il restauro di parte della villa ottocentesca della Gaiola che avrà un giardino botanico, una sala espositiva e una zona di bird-watching.

È intervenut o anche l'assessore ai Trasporti con delega al Mare Edoardo Cosenza: «L'esperienza dell'area protetta della Gaiola è stata molto positiva, come attestato dalle dichiarazioni del Mase e del Mic. Si è coniugata la valorizzazione dell'area con la fruibilità da parte di alcune decine di migliaia di cittadini. Una esperienza che il Comune di Napoli vuole consolidare ed estendere, utile anche per altre situazioni del litorale. D'altra parte il Comune punta alla balneabilità di aree sempre più estese, tanto ad est quanto ad ovest, per ridare il mare ai napoletani».

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