Il parco archeologico di Pausilypum arriva all’Orientale con gli scatti di Mauro Palumbo

«Raccontiamo il backstage della nostra missione archeologica all’interno della villa del Pausilypum»

Il parco archeologico di Pausilypum arriva all’Orientale con gli scatti di Mauro Palumbo
Il parco archeologico di Pausilypum arriva all’Orientale con gli scatti di Mauro Palumbo
di Alessio Liberini
Lunedì 15 Maggio 2023, 21:32 - Ultimo agg. 21:38
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I fili tra passato e presente si intrecciano in un viaggio nel tempo, sospeso tra archeologia, formazione e condivisione, immortalato dall’obiettivo del fotografo e speleologo Mauro Palumbo.

Inaugurata questo pomeriggio, nell’Aula delle Antichità di Palazzo Corigliano, la mostra fotografica «Chaos in Pausilypum» ripercorre attraverso 39 scatti le due campagne di scavo archeologico che l’Università L’Orientale ha svolto, nei mesi tra settembre e dicembre 2022, in ciò che resta della villa imperiale del Pausilypon. La sfarzosa residenza a picco sul mare fatta costruire nel I secolo a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione nell’incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del golfo di Napoli, tra la Gaiola e la baia di Trentaremi.

L’esposizione, curata da Marco Giglio e Chiara Mattei, immerge difatti il visitatore in un’escursione tra passato e presente. Illustrando, mediante il racconto fotografico, la campagna di scavo archeologico realizzata come scavo scuola per gli studenti dei corsi triennale e magistrale dell’ateneo napoletano.

In un progetto che ha visto coinvolti circa 20 ragazzi in tutte le fasi dello scavo: dall’individuazione delle stratigrafie, passando per schedatura documentazione grafica e fotografica, fino alla catalogazione dei reperti archeologici.

«Raccontiamo – spiega Marco Giglio, archeologo dell’Università L’Orientale di Napoli e curatore della mostra - il backstage della nostra missione archeologica che conduciamo all’interno della villa del Pausilypum indagando in diversi settori. La partecipazione dei ragazzi è stata molto sentita tanto che nella prossima campagna di scavo, che partirà il prossimo 22 maggio, abbiamo già una quarantina di partecipanti».

«Soprattutto – osserva Giglio - siamo riusciti nel corso degli scavi già svolti ad intercettare probabilmente il primo insediamento della villa cancellato con l’edificazione della villa imperiale. Riuscendo quindi a riportare alla luce alcuni ambienti tra cui un piano pavimentale a mosaico nascosto per almeno 2mila anni».

Si tratta di una delle scoperte più importanti in poco più di un mese di lavoro ritratto nelle istantanee di Mauro Palumbo che con i suoi scatti valorizza i momenti della vita di cantiere, esaltando il quotidiano star insieme come momento di crescita e condivisione, contornato dal progetto di formazione e ricerca volto a far apprendere i metodi per la conduzione di uno scavo e l’interpretazione del dato archeologico. 

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«Le fotografie – racconta Palumbo – riprendono i ragazzi nell’atto dello scavo. È stato molto bello per me sentirsi in famiglia, in una nuova famiglia. Il nome della mostra si rifà proprio a questo, il caos che ho trovato entrando nel cantiere all’inizio che poi pian piano è diventato ordine e pulizia perché poi alle fine degli scavi tutto torna a posto e si risistema. Un po’ com’è l’archeologia in realtà».

L’allestimento, realizzato grazie al supporto di RCR Restauri, l’azienda agricola Varriale e il Salotto Nunziata, sarà visitabile fino al prossimo ottobre 2023 portando così il fascino del Pausilypon all’interno degli spazi universitari.

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