«No alla Feltrinelli al Vomero,
fate vivere le piccole librerie»

La lettera aperta scritta da Claudia Migliore, presidente dell'associazione Iocisto

Feltrinelli
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di Gennaro Di Biase
Venerdì 14 Luglio 2023, 12:13
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Feltrinelli al Vomero: scoppia il caso. E prende le mosse dalla lettera aperta scritta da Claudia Migliore, presidente dell'associazione Iocisto. A margine della festa per la riapertura in piazza dei Martiri, il colosso dell'editoria aveva annunciato l'intenzione di aprire uno store «al Vomero».

Alla cerimonia dell'11 a Chiaia c'era anche il sindaco, che aveva appoggiato l'iniziativa. «Caro sindaco - si legge nella lettera apparsa sul Corriere del Mezzogiorno - il Vomero ha già diverse librerie e tra queste una gestita da cittadini e senza scopo di lucro che da 9 anni combatte per rimanere aperta, mossa solo dalla passione per i libri e da una missione che è quella di diffondere la stessa passione nei cittadini, nei giovani soprattutto. Questa missione la condivide anche con tante piccole librerie indipendenti del resto della città. Forse strizzare l'occhio ad un privato che è anche un colosso del mercato librario e farlo da sindaco di una istituzione pubblica non è proprio il massimo. Voglio pensare che tutte queste realtà lei non le conosca e allora io, in qualità di presidente di Iocisto, la invito a farlo. Troverà sorrisi, amore e tanta cura. Troverà librai, insegnanti, scrittori, professionisti che dedicano il proprio tempo ai libri, a portarli ovunque, a farli amare. La aspettiamo, signor sindaco e magari il pensiero di aprire un'altra Feltrinelli al Vomero o in qualsiasi altro quartiere lascerà il posto allo stupore per il gran lavoro che facciamo».

«In una città che ha fame di lettura ma scarsità di lettori - argomenta Alberto Della Sala, direttore di Iocisto - La mancanza di librerie è un dato di fatto, ma la si avverte di più in altri quartieri.

Abbiamo attive ben 4 librerie al Vomeo: Raffaello, Iocisto, Mondadori e la Scarlatti. Ben vengano nuovi libri, ma altri quartieri ne hanno più bisogno. A Scampia c'è solo la Scugnizzeria. E poi altri quartieri popolosi hanno zero librerie dedicate: Colli Aminei, Posillipo o Secondigliano».

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