Napoli, la piscina Ariete chiusa da sette anni: petizione tra gli olimpionici

Chat whatsapp e social, da Postiglione a Rummolo a Guarducci per la piscina chiusa dal 2017

La piscina Ariete
La piscina Ariete
di Gianluca Agata
Martedì 19 Marzo 2024, 16:34
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​La vita della piscina Ariete si è fermata il 16 gennaio del 2017 quando lo scoppio del serbatoio esterno di Gpl destinato ad alimentare gli impianti termici della struttura provocò due morti e due feriti. Il dispositivo, stando a quanto emerso dalle indagini, era difettoso. Da allora nell'impianto dei Camaldoli è tutto cristallizzato e transitando lungo l'asse che porta dall'ospedale Monaldi ai Camaldoli, di fronte al parco principale,  non si può non notare un piazzale abbandonato e disastrato lì dove nacevano i campioni.

Già perché per cinquanta anni dalla piscina Ariete sono passati oltre 70.000 atleti tra agonisti e amatori sotto le cure di Salvatore Bavaro, allenatore federale, responsabile della struttura, che le indagini hanno evidenziato del tutto estraneo alla vicenda, e dei suoi allenatori. Non c'è ragazzo del Vomero che non abbia conosciuto le corsie dell'Ariete. Una vasca da 25 metri per 13, profondità da 1.80 a 2.5 metri. Anni in cui Bavaro, campione Italiano di nuoto, inventore della virata che porta il suo nome che riducendo lo sforzo del 50/100 ed aumentando la velocità sui 1500 mt.stile libero fa guadagnare 30 metri, ha cresciuto generazioni di nuotatori. A lui si deve anche la nascita del movimento Master in Italia insieme a Fofo Buonocore, Nora Riello, Carmelo Salvatore ed altri appassionati.

Oggi, attorno al nome della piscina è nato un importante e qualificato movimento che vuole portarla a nuova vita.

Uscire dal torpore, ristrutturarla e restituirla alla cittadinanza per un quartiere sempre assetato di sport. «La struttura è stata fermata con gli impianti tecnici funzionanti - spiega Bavaro - e basterebbero 25.000 euro per avviare e usufrure di un condono che ci premetterebbe di utilizzare fondi nazionali e regionali previsti per l'impiantistica sportiva».

 

Ed allora ecco la gara di solidarietà scattata via social con nomi illustri del nuoto e non solo che hanno firmato la petizione per salvare la piscina Ariete. Tra questi:  Gianni Nagni, allenatore della Squadra Nazionale di Nuoto; Marcello Guarducci campione europeo di nuoto; Francesco Postiglione, olimpionico di nuoto e pallanuoto, Antonello Rastrelli campione europeo di nuoto creatore del delfino moderno, Sergio Roncelli, presidente del Coni Regionale, Alvise Littore, campione italiano di nuoto, Davide Rummolo bronzo olimpico a Sydney 2000, Franco Del Campo, responsabile del centro tecnico federale di Trieste, Maurizio Castagna campione italiano di Nuoto, Arturo De Matteo, dirigente d'azienda, Alfredo Pagano Responsabile Centro Isef Napoli, Marco Monaco, commercialista, ed almeno altri cento nomi di "Arietini" che hanno imparato a nuotare nella piscina di Bavaro.

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«Tale impianto - continua Bavaro - fatto ripartire sarebbe un importante polo sociale e sportivo, di riferimento per una platea di centinaia di migliaia di abitanti. L'obiettivo sarebbe quella di fara entrare negli impianti di riferimento per Napoli Capitale europea dello sport del 2026 ma per fare questo serve una spinta sociale sportiva importante. La petizione è il primo passo, la voglia di trovare qualcuno che ci affianchi in questo cammino è essenziale». 

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