Una bimba riccioluta sorride, mentre mostra la prima pagina del quotidiano Il Mattino, assieme a due compagni di classe, davanti a tre macchine da scrivere. Tra questi ce n’è uno con gli occhiali e i capelli scuri. «Sembra quasi un piccolo Giancarlo Siani», dice emozionata una delle insegnanti dell’istituto Don Giustino Russolillo a Pianura, che da ieri porta il nome del cronista ucciso a soli 26 anni dalla camorra il 23 settembre 1985.
Una cerimonia che ha emozionato tutti coloro che si sono radunati nel cortile della scuola in via Comunale Napoli, dove insieme alla dirigente scolastica Mariaroberta Gregorini, ai docenti, a Paolo Siani, fratello di Giancarlo, agli assessori comunali all’istruzione Maura Striano e alla legalità Antonio De Iesu, sono arrivati alunni e genitori.
«Oggi lasciamo qui per sempre un pezzetto di Giancarlo - ha ricordato Siani - intitolare una scuola alle vittime innocenti della camorra ha un'importanza enorme, perché si racconta la mafia dalla parte degli sconfitti e ricordo bene quanto intitolare una scuola a una vittima della camorra fosse difficile vent’anni fa.
Con la fascia tricolore l’assessore all’istruzione del Comune ha sottolineato come «intitolare una scuola a Giancarlo Siani e farlo in questo momento e in questo territorio significhi lanciare un messaggio chiaro e forte: la scuola è un presidio di legalità e le idee delle persone possono passare attraverso il testimone che viene consegnato ai giovani. I giovani giornalisti di oggi possono e devono raccontare questo territorio in modo anche diverso e possono riscattare anche il territorio attraverso il loro sguardo giovane attento curioso e critico».
Alla luce degli ultimi episodi di cronaca (l’omicidio di un 49enne il 3 marzo scorso all’incrocio tra via Torricelli e via Pallucci, che ha riacceso l’incubo faida) l’assessore De Iesu ha ricordato che «Pianura è un quartiere che sta attraversando da mesi una situazione critica dal punto di vista criminale, ma le risposte ci sono state con più di 40 arresti alcuni mesi fa. Questa intitolazione deve servire a sensibilizzare i ragazzi sul concetto di responsabilità e solidarietà con grande efficacia per cui siamo orgogliosi come amministrazione comunale di essere qui». Un «territorio estremamente delicato», quello della zona ovest, come lo ha definito la preside, aggiungendo che «ha bisogno di speranza e ne hanno bisogno soprattutto i nostri ragazzi. Dedicare la nostra scuola a Siani significa credere nella verità e nella legalità, valori che si costruiscono sui banchi di scuola e con la sinergia con le famiglie».