Nascono sei pavoni nel carcere
di Nisida, pet therapy con i minori

Nascono sei pavoni nel carcere di Nisida, pet therapy con i minori
di Melina Chiapparino
Martedì 22 Giugno 2021, 14:25
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Sono nati sei piccoli di pavone tra le mura del carcere di Nisida. Sembra una favola a lieto fine ma è accaduto per davvero. Tutto è cominciato da un desiderio che i ragazzi del carcere minorile di Nisida, hanno espresso quasi un anno fa. Il pavone, accudito nella riserva verde del penitenziario, si era ritrovato solo per la morte della compagna, colpita da una malattia incurabile. La solitudine dell’uccello che quasi si era lasciato andare, trascurando persino il cibo, non era passata inosservata agli occhi dei minori che con un pizzico di coraggio, invocarono l’arrivo di una pavonessa. «Il pavone è depresso, dobbiamo aiutarlo per non farlo rimanere da solo».

A queste parole, pronunciate da uno dei giovani detenuti, il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva rispose con l’arrivo, nel parco verde dell’istituto, di due pavonesse, come concertato con l’equipe veterinaria dell’azienda sanitaria per la poligamia dell’uccello. A distanza di poco più di nove mesi, il pavone non solo è tornato ad esibire la sua ruota variopinta ma è diventato padre di sei piccoli cuccioli, nati pochi giorni fa e accuditi anche dai minori di Nisida.

Il sogno dei ragazzi preoccupati dal “mal d’amore” del pavone, si è tramutato nella nascita di una nuova famiglia di volatili che potrebbe arricchire con una vera e propria colonia la fauna dell’isolotto ma c’è di più.

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La mossa “fuori programma” del direttore dell’Asl napoletana, in sinergia con la direzione del Istituto Penale Minorile, ha dato vita a un progetto di pet-therapy che, già in questa prima fase di accudimento, sta coinvolgendo emotivamente e praticamente i detenuti. «La presa in carico emotiva dei volatili, rappresenta una buona opportunità per rieducare e formare i ragazzi» hanno spiegato Lorenzo Acampora e Marina Pompameo, rispettivamente responsabile della Sanità penitenziaria dell’Asl Napoli 1 e direttrice dell’Asl veterinaria a Napoli. I ragazzi di Nisida, non hanno esitato a mostrarsi entusiasti e pronti a collaborare per far crescere la nuova famiglia dei volatili.

«In questo momento la priorità è difendere i piccoli volatili dall’attacco dei gabbiani o altri uccelli rapaci, per questo la nidiata è stata messa in sicurezza assegnando ai ragazzi compiti di monitoraggio degli uccelli, anche con la compilazione di piccole schede- concludono Acampora e Pompameo- presto i minori saranno coinvolti nella costruzione di voliere e ambienti adatti al loro svezzamento». Ai cuccioli non è ancora stato dato un nome ufficiale ma, tra i ragazzi, c'è già chi ha lanciato qualche proposta per rendere più familiari i nuovi ospiti di Nisida. 

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