Policlinico Vanvitelli, conclusi i lavori ma il pronto soccorso resta al palo: mancano medici e attrezzature

Policlinico Vanvitelli, conclusi i lavori ma il pronto soccorso resta al palo: mancano medici e attrezzature
di Ettore Mautone
Giovedì 7 Ottobre 2021, 11:25 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 07:14
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Non ci sono ancora gli arredi, servono tutte le apparecchiature diagnostiche e medicali e soprattutto mancano le introvabili unità di personale medico specializzato in medicina di urgenza per cui la piena operatività è rimandata probabilmente all'inizio del 2022 ma al disegno del Pronto soccorso del Policlinico Vanvitelli al servizio del centro storico di Napoli viene aggiunto un primo importante tassello ovvero sono stati consegnati i lavori di ristrutturazione: rimessa completamente a nuovo, e dotata di tutti gli impianti una grande area di 700 metri quadrati al piano basso dell'edificio della Clinica Ostetrico-Ginecologica al Largo Madonna delle Grazie. Qui trovano posto la shock room per i codici rossi, l'ambulatorio chirurgico e traumatologico, il reparto di Osservazione breve intensiva (Obi), l'unità di terapia sub intensiva con i monitor, la diagnostica per Immagini dotata di Tac, i locali per il personale medico e infermieristico, un deposito farmaci tutti i servizi di supporto. 

Spazi concepiti in epoca Covid e pertanto non mancano i percorsi previsti dalle misure di riorganizzazione della rete ospedaliera in tema di Emergenza infettivologica. In prossimità della camera calda (che consente l'ingresso in contemporanea di due ambulanze) ci sono ad esempio due ambienti sperati ad alto isolamento, Uno per effettuare i tamponi e l'altro per ricoverare temporaneamente i pazienti positivi da trasferire. Separati anche i percorsi tra accompagnatori e pazienti e tra malati da indirizzare alle attività assistenziali ordinarie e quelli da isolare in attesa di un trasferimento nei centri specializzati ed attrezzati per l'assistenza dei malati affetti da Covid-19. Un intervento di 2,4 milioni di euro per le opere edili ed impiantistiche.

Investimento interamente a carico dei fondi dell'Ateneo vanvitelliano. Insomma la struttura c'è ed è pronta ma sui tempi per la piena operatività tutto dipende dal nodo del personale difficile da sciogliere per la carenza di figure specialistiche che accomuna tutti i pronto soccorso non solo a Napoli.

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«Superati gli ostacoli tecnici iniziali che ci hanno rallentato, abbiamo rispettato il cronoprogramma che ci eravamo dati, consegnando i lavori sin dal 15 settembre - avverte il rettore dell'Ateneo Vanvitelli Gianfranco Nicoletti, che in un primo momento aveva previsto l'apertura del pronto soccorso a settembre - per la ristrutturazione abbiamo messo in moto una complessa macchina superando i vincoli cui sono sottoposti gli edifici storici. Anzi a questo proposito voglio sottolineare e ringraziare il lavoro svolto dal direttore dell'azienda Antonio Giordano, dal professore Gianfranco De Matteis mio delegato per l'edilizia, l'architetto Lucio Esposito che seguito tutti i lavori rispettando la scadenza che ci eravamo dati per la consegna a settembre. Il progetto esecutivo lo abbiamo proposto al Ministero dell'Università - aggiunge Nicoletti - per la richiesta di finanziamento a valere sul Fondo investimenti edilizia universitaria 2019-2033 chiedendo ed ottenendo, a seguito dell'esito positivo di valutazione, l'importo massimo finanziabile di 1,27 milioni di cui 240mila euro per arredi ed attrezzature. Considerati i vincoli urbanistici di inedificabilità assoluta gravanti sull'intera area si tratta di un risultato importante». 

La camera calda (area coperta e riscaldata di accesso diretta per mezzi e pedoni, nda) è stata posta all'interno della struttura proprio per aggirare i vincoli storici. L'immobile ristrutturato è stato sottoposto a indagini conoscitive per eseguire la valutazione della sicurezza strutturale. «Un passaggio fondamentale - conclude il Rettore - che ha consentito di analizzare il comportamento statico di tutti i principali elementi portanti del seminterrato ottenendo garanzie rispetto alla struttura esistente. Cosa manca? A conclusione dei lavori il nostro pronto soccorso sarà completato con la sistemazione degli arredi e delle attrezzature elettromedicali e radiologiche per un ulteriore investimento di circa 1,5 milioni. Per il personale l'azienda sta già lavorando per individuare nelle varie unità operative le unità necessarie. Questo pronto soccorso sarà completo per tutte le discipline, pienamente inserito nel piano ospedaliero. Fondamentale è stato l'appoggio della Regione e del presidente Vincenzo De Luca. Saremo al servizio dell'utenza del centro storico e anche della formazione per 16 scuole di specializzazione». 

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