Napoli, sit-in al mausoleo di Pianura: «Difendiamo la nostra storia»

Napoli, sit-in al mausoleo di Pianura: «Difendiamo la nostra storia»
di Roberta Luppino
Lunedì 4 Luglio 2022, 21:26
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Decine di persone si sono riunite in queste ore al mausoleo per il sit-in organizzato dal Corriere di Pianura. Nei scorsi giorni lo storico monumento era stato imbrattato da alcuni sciacalli che ne avevano ricoperto le mura con scritte e volgari disegni.

Col motto “Difendiamo la nostra storia”, i cittadini del quartiere denunciano lo stato di abbandono della zona e la non tutela del millenario edificio: troppo spesso e troppe volte lasciato all’incuria delle istituzioni. Eppure Pianura è ricca di storia e siti di notevole importanza archeologica. Eppure Pianura è Napoli.

In giornata alcune figure istituzionali del quartiere hanno, arbitrariamente e senza le competenze adeguate, tentato una ripulitura approssimata delle mura.

Operazione che sarebbe stata attuata dalla sovraintendenza nei prossimi giorni coi fondi comunali e con restauratori professionisti. Mentre gli organi pertinenti procedevano alla prassi di denuncia per poi organizzare il sopralluogo per verificare i danni e di conseguenza gli opportuni interventi, qualcuno ha pensato bene di “ripulire” delle mura millenarie senza curarsi di aggravare le condizioni delle mura stesse.

La presenza delle tante persone alla manifestazione è una chiara risposta, e un’evidente partecipazione, dei cittadini a voler migliorare il quartiere, tutelare la propria storia e frenare l’ondata di violenza e vandalismo che li sta travolgendo.

Ma il sit-in al mausoleo è la punta dell’iceberg del degrado e dell’abbandono del quartiere che fa emergere uno spaccato di quella che è la critica realtà di Pianura.

Dagli atti vandalici, alle sparatorie, al degrado di diverse zone verdi, alla spazzatura lasciata ovunque, gli abitanti di Pianura si sentono soli e dimenticati dalle istituzioni, abbandonati da chi appare solo nei momenti in cui, evidentemente, può stare sotto i riflettori.

Da anni si richiede la presenza della polizia municipale che non è mai comparsa, da anni si chiede più personale di vigilanza nel quartiere, ma ancora una volta il grido di questa gente non è ascoltato.

La paura di uscire di casa, la consapevolezza di vivere in un luogo che va sempre più alla deriva alimentano nei cittadini ancor più la rabbia di una Pianura piena di talentuosi artisti, di storia, di persone che hanno saputo distinguersi nelle arti più disparate. Pianura conta numerose associazioni che sono tra le più attive della Campania.

E allora non resta che chiedersi: “Perché? Perché questo quartiere resta così abbandonato e dimenticato?”

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