Sono trascorsi quasi due mesi da quel maledetto lunedì, quando un rogo colpì la Villa Comunale di Napoli. Era il 20 dicembre, l’allarme scattò alle 18,30 e i vigili del fuoco ci misero quasi un’ora per spegnere le fiamme che avvolsero una palma e un arbusto di sterlizia nicolai. L’area fu posta immediatamente sotto sequestro dalla Procura e fin da subito si ipotizzò la natura dolosa dell’incendio. Da allora è rimasto chiuso l’ingresso principale di piazza Vittoria e l’area del rogo completamente recintata.
La Villa Comunale, dopo l’incendio, rimase completamente inaccessibile per tre giorni, fino al via libera del Comune per l’accesso dagli altri varchi del parco. Al momento non è possibile ipotizzare la data del dissequestro sottolineano da Palazzo San Giacomo. «L’area è interdetta - ha spiegato l’assessore al Verde Vincenzo Santagada - anche se sto interloquendo con gli uffici per chiedere che a breve ci sia data la possibilità di accedere». Soltanto una volta eliminate le transenne si potrà verificare lo stato degli arbusti colpiti dall’incendio. «Quando arriverà il dissequestro faremo le valutazioni con i tecnici comunali - rimarca l’assessore - Mi auguro che avvenga quanto prima».
Poi incalza: «Andrà analizzata la stabilità della palma ed effettuata la pulizia dell’intera zona.
«Chiediamo un intervento rapido e lo sblocco della situazione per consentire la riapertura di tutti i cancelli della Villa con l’eliminazione delle transenne. Anche se si sono fatti piccoli passi in avanti non siamo ancora soddisfatti della manutenzione della Villa Comunale, che dovrebbe essere l’emblema della gestione dei parchi cittadini. C’è ancora tanto degrado, tanta sporcizia e poca sicurezza. La sera continua a mancare l’illuminazione nonostante siano state fatte diverse segnalazioni e richieste di interventi alla Citelum».
L’inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla Procura, ha tentato di fare luce sulle ipotesi: l’atto di vandalismo, magari perpetrato da giovanissimi; l’esplosione di fuochi d’artificio; o infine che abbia avuto origine da una coperta bruciata (che fu ritrovata nei pressi del rogo) dai clochard che dormono in Villa. C’è anche chi, come il capo dell’opposizione in Consiglio comunale Catello Maresca, da magistrato, prima ancora che da rappresentante della minoranza in assemblea cittadina, ha avanzato una teoria, ovvero che «dietro l’incendio ci fosse una preoccupante strategia della malavita e non un episodio isolato». Intanto però al Comune si cerca di non perdere più tempo sui progetti di restyling dei parchi cittadini. Entro aprile è previsto il completamento dei lavori dei primi cinque dei 17 parchi cittadini, riqualificati attraverso il Piano strategico della Città metropolitana. Due milioni di euro sono destinati ad opere inerenti la riqualificazione della Villa Comunale.