Aeroporto di Capodichino senza passeggeri, stop ai contratti di service

Aeroporto di Capodichino senza passeggeri, stop ai contratti di service
di Valerio Iuliano
Lunedì 18 Maggio 2020, 09:00
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Il crollo del traffico aereo (-92,5% in Italia e -95,5% a Napoli Capodichino) fa sentire i suoi effetti nel mondo dell'aeronautica e dei servizi collegati. La Gesac, la società che gestisce Napoli Capodichino, dopo aver collocato in cassa integrazione straordinaria a rotazione parte del personale (in media da Napoli decolla un aereo al giorno, il volo Alitalia per Fiumicino che alcune volte ha trasportato appena 4 passeggeri), aver ridotto al minimo indispensabile i servizi dello scalo (che resta pienamente funzionante a supporto delle attività di protezione civile), ha deciso di non rinnovare i contratti in scadenza di alcuni servizi (manutenzione del verde, raccolta dei carrellini portabagagli, assistenza ai disabili, presidio di alcune aree dello scalo, attualmente inaccessibili) finora gestiti rispettivamente da La Gardenia Srl e da GH Napoli Spa e da Cosmopol Srl: a rischio sono circa 70 lavoratori.
 

 

Il grido di allarme è dei sindacati. «Gesac - scrivono in una nota Filt-Cgil, Fit- Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo - ci ha comunicato che, nell'ottica di una compressione dei costi, intenderebbe internalizzare alcune attività date finora in appalto, utilizzando, alla naturale scadenza degli appalti, personale proprio, per svolgere queste attività, senza quindi assorbire il personale delle aziende appaltatrici. Non possiamo consentire - aggiungono il segretario generale Fit Cisl Campania Alfonso Langella e il coordinatore Trasporto Aereo Ugo Milone - che tale scelta determini la perdita di posti di lavoro: gli appalti continuano ad essere il segmento più debole di tutte le filiere». Il caso più delicato è quello della società La Gardenia, con oltre 50 lavoratori a rischio. Il blocco dei trasporti durante il lockdown rischia di determinare pesanti ricadute anche sull'occupazione. E i sindacati ricordano la drammatica situazione degli stagionali del turismo, che si sono trovati senza un'occupazione e senza ammortizzatori sociali a causa dell'emergenza Covid-19. «Gesac ci ha comunicato - prosegue la nota dei sindacati di categoria - che, a causa del Covid-19, l'anno in corso è ormai compromesso e che per l'anno 2021, nella migliore delle ipotesi, si potranno raggiungere non più di 5/6 milioni di passeggeri, a fronte degli 11 milioni raggiunti lo scorso anno».
 
 

La riduzione del volume del traffico è una conseguenza diretta del blocco dei voli determinata dal Covid-19. Un fenomeno che riguarda tutto il mondo del trasporto aereo. Ed era prevedibile, dunque, che la netta riduzione dei volumi di traffico determinasse delle ricadute sull'occupazione. Capodichino aveva fatto registrare, negli ultimi anni, un incremento dei volumi superiore a quello di tutti gli altri aeroporti italiani, quindi anche un notevole aumento dell'occupazione.
Per i dipendenti delle società appaltanti potrebbe forse profilarsi il ricorso agli ammortizzatori sociali. I sindacati, intanto, lanciano un appello «alla Città Metropolitana e al Comune, che sono presenti nel Cda della società, affinché non siano spettatori silenti di una scelta così negativa e sfrontata a danno dei lavoratori, della città di Napoli e di tutta la Campania». 

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