Agnano, la sfida di 42 imprese contro caos e degrado: «Un piano di rilancio»

Agnano, la sfida di 42 imprese contro caos e degrado: «Un piano di rilancio»
di Dario De Martino
Sabato 26 Febbraio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 09:00
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Da quelli nazionali, che arrivano a causare guerre, a quelli comunali, che creano difficoltà burocratiche, i pezzi di territorio situati al confine vivono sempre grandi difficoltà. Lo sanno bene gli imprenditori di via Scarfoglio e via Antiniana, strada che collega l'area di Agnano con la prima parte di Pozzuoli. L'incuria e l'abbandono sono tratti caratteristici di un'area che potrebbe invece essere fiore all'occhiello dell'impresa partenopea.

Tantissimi napoletani conoscono da vicino quella lunga strada: in molti sono andati lì per acquistare un'automobile. Sono davvero numerose, infatti, le concessionarie presenti. Ma non solo. Ci sono anche alberghi, agenzie di rappresentanza, una Rsa e la sede della prima emittente televisiva regionale: Canale 21. Insomma, aziende di settori produttivi diversi, capaci di generare un volume di affari calcolato attorno ad un miliardo, costrette a convivere con strade dissestate, sporcizia, assenza di illuminazione e di tutti i servizi necessari ad ospitare come si dovrebbe i clienti. È proprio per combattere questo stato di cose che è nato il Cias, comitato di imprese Antiniana Scarfoglio che riunisce 42 imprese dell'area di via Scarfoglio e via Antiniana.

Il neonato comitato è stato presentato ieri nella sala conferenze di Mcar. 

«Le problematiche di quest'area sono note da tempo, ma restano irrisolte o addirittura peggiorate, anche a causa dell'abbandono della zona da parte della Marina Usa che, con la sua presenza, contribuiva a garantire in modo costante decoro e pulizia. Per questo abbiamo messo al tavolo imprenditori che si sono sempre visti come competitor per realizzare un obiettivo comune: il riscatto e la riqualificazione del nostro territorio», ha spiegato il presidente del Cias Gaetano Pascarella, ad di Mcar e padrone di casa dell'evento di presentazione. All'appuntamento per la nascita del comitato, moderato dal direttore del Mattino Federico Monga, hanno partecipato anche il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e il direttore di Confesercenti Pasquale Limatola, mentre il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha inviato un videomessaggio. Alle due fasce tricolori, gli imprenditori chiedono interventi rapidi e seri, senza troppa burocrazia e rimpalli di responsabilità, per riqualificare la zona. 

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Il Cias ha già realizzato un primo programma in otto punti. La priorità assoluta, basta passare lì con l'automobile per rendersene conto, è il rifacimento del manto stradale completamente dissestato. «È paradossale che in una strada nota per l'automotive ci siano così tante buche», la battuta del rappresentate di Confesercenti. Ma non è certo l'unico problema. Sempre con riguardo alla viabilità, gli imprenditori suggeriscono una ricetta per evitare le code chilometriche di traffico alla confluenza su via Nuova Agnano: l'eliminazione del semaforo per far posto ad una rotonda come quella presente all'uscita della tangenziale di Agnano. Già, la tangenziale: unico vero modo per arrivare nella zona di Scarfoglio-Antiniana. Chi non ha l'automobile è costretto ad aspettare per ore, su fermate senza pensilina coperta, l'unica linea che passa nell'area. Per questo il Cias chiede anche l'implementazione del trasporto pubblico sia da Napoli, in particolare da piazzale Tecchio, che da Pozzuoli per la stazione della metropolitana. A questo gli imprenditori vorrebbero aggiungere un servizio di navette dedicato a tutti i cittadini e i lavoratori del comparto commerciale. Ma i problemi non riguardano certamente soltanto la viabilità. Il Cias chiede anche pulizia: un servizio regolare affinché spariscano i rifiuti che si trovano lungo tutta la strada. Infine il programma prevede due punti che riguardano la sicurezza. Il primo è il consolidamento del costone di roccia nella parte alta di via Antiniana, appena prima degli studi di Canale 21, che presenta segni di pericolo di crollo. Il secondo punto riguarda invece la messa in sicurezza dei pali delle condotte elettriche e la realizzazione di un moderno sistema di videosorveglianza. 

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