La notte folle di Raffaello: il neomelodico napoletano multato e arrestato

La notte folle di Raffaello: il neomelodico napoletano multato e arrestato
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 30 Aprile 2015, 17:03 - Ultimo agg. 17:04
3 Minuti di Lettura

Galeotta fu la proposta e chi la fece. Violare ripetutamente in pochi minuti il codice della strada è già di per sé fatto censurabile, ma tentare di corrompere un appartenente alle forze dell’ordine è sicuramente un fatto grave e imperdonabile. Ripensando a tutto questo, ora, Raffaele Migliaccio, star riconosciuta dal firmamento della canzone neomelodica partenopea, avrà modo di pentirsi di ciò che ha combinato nella notte brava finita male, anzi, malissimo.

L’altra sera il 28enne noto con il nome d’arte di Raffaello è stato arrestato dalla polizia a Poggioreale.

I fatti. È martedì sera e Raffaello viaggia a bordo di una Mercedes in compagnia di altre due persone, la fidanzata e un amico; stando al resoconto stilato dagli agenti della Questura, il conducente commette una serie di infrazioni al codice della strada, noncurante della Volante che arriva in senso opposto. I poliziotti non possono non intervenire: paletta e alt, la Mercedes è costretta a rallentare e ad accostare. E qui cominciano i guai. Per «chiudere un occhio» ed evitare il verbale che sta per essere fatto il neomelodico offre una somma in denaro. «Sono un cantante famoso, forse non mi avete riconosciuto...», dice, ma gli agenti sono inflessibili.

A quel punto Migliaccio parte all’attacco: «Io sono pieno di soldi, chiudete un occhio e ditemi quanto vi devo dare per far chiuderla qui, quando volete sono a disposizione». Raffaello offre 400 euro ai due poliziotti, e questo è un tentativo di corruzione, reato che il codice punisce con l’arresto in flagranza. Inevitabili, scattano le manette. L’accusa è istigazione alla corruzione. Il biondo neomelodico viene portato in Questura, e qui ecco un altro parapiglia: perché Migliaccio ha una reazione e tenta addirittura di ingaggiare una colluttazione con i poliziotti. «Togliti la divisa ed esci fuori!», si rivolge a uno dei due. E due: scatta la seconda accusa, quella di minacce a pubblico ufficiale (che si concretizza in una denuncia).

Una serata decisamente da dimenticare per il cantante. Anche perché, nascosto nel cruscotto della macchina sulla quale viaggiava, al termine di una perquisizione, i poliziotti troveranno anche una dose di hashish. Modica quantità, certo: che tuttavia non salva il 28enne di Casoria da una segnalazione come assuntore di sostanze stupefacenti già fatta partire alla volta della Prefettura. Il cantante non è nuovo ad episodi del genere: nel 2011 era stato arrestato dopo una rissa.