Parentopoli Asìa Napoli, l'affondo di Mancuso «Ombre in quel concorso»

Parentopoli Asìa Napoli, l'affondo di Mancuso «Ombre in quel concorso»
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 10 Dicembre 2021, 08:00 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 09:24
4 Minuti di Lettura

«Le anomalie sono balzate subito balzate agli occhi», spiega Paolo Mancuso, assessore all'ambiente ed ex magistrato riferendosi alla selezione di personale dell'Asìa finita nell'occhio del ciclone. Il riferimento è a poco più di dieci nomi in cima ad una lista di 60 persone selezionate, tramite una società interinale, e da assumere che farebbero riferimento ad alcuni rappresentanti sindacali della stessa partecipata comunale. L'assessore democrat non entra nei particolari ma chiarisce: «Ci sono, ripeto, troppe anomalie in quella lista e abbiamo deciso di fermarci un attimo per vederci chiaro». E aggiunge: «Non sta a noi indagare, ci sono gli organi preposti, ma bloccare tutto era ed è l'unica cosa giusta. Per un'amministrazione appena insediata, che fa della trasparenza una bandiera, non era possibile tollerare una cosa del genere».

Da qui, da queste incongruenze notate da Mancuso, è scattato lo stop all'assunzione di 60 lavoratori interinali con contratto a tempo determinato. Decisione assunta dopo aver informato della vicenda il sindaco Gaetano Manfredi (concorde sulla scelta) e alla luce di un'indagine affidata alla polizia giudiziaria che avrebbe già acquisito una serie di documenti.

E, quindi, meglio fermare tutto per evitare contraccolpi su una giunta appena insediata, specie se la selezione è stata decisa e avviata dai vertici dell'Asìa che facevano riferimento al sindaco uscente de Magistris. In piena campagna elettorale e nonostante il niet, si scopre oggi, dei vertici della giunta arancione. 

«L'amministrazione de Magistris, pur avendo chiesto all'azienda di procedere all'assunzione di personale a tempo indeterminato attraverso un concorso pubblico, si è trovata, in piena campagna elettorale, con la pubblicazione di un bando per la selezione di personale per lavoro interinale da parte di Asia», spiega Donatella Chiodo dell'ufficio di presidenza di DemA che, agli inizi di agosto da assessore alle politiche sociali dovette prendersi in carico le deleghe all'Ambiente per la candidatura alle comunali del suo collega Raffaele Del Giudice. «La posizione dell'amministrazione fu chiarissima da subito: sospensione della procedura di selezione. Molte infatti - continua l'ex assessore alla luce della bufera sulla partecipata di queste ore - le riunioni tenutesi con l'Asìa nelle quali l'amministrazione ha sempre sottolineato il non gradimento della modalità di lavoro interinale così come la necessità di garantire percorsi di trasparenza e legalità, suggerendo l'utilizzo di procedure che permettessero la selezione casuale dei soggetti che avevano già aderito all'avviso».

E invece ecco le selezioni affidate a una società interinale che si tengono a 48 ore dal voto delle comunali, nel limbo di una amministrazione già chiusa e una non ancora proclamata. Selezione che si tiene a Città della Scienza tra le proteste (e le tensioni a stento sopite dalle forze dell'ordine) delle sigle dei disoccupati contro una modalità di reclutamento «in cui erano - questa l'accusa dei senza lavoro - già noti i risultati». Da qui il loro esposto in procura e un'inchiesta che accende i fari su tutta la vicenda. 

Video

Sul caso, raccontato ieri da Il Mattino, interviene la stessa maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi. «Sono anni che denunciamo il sistema perverso e clientelare delle società interinali che lavorano per il pubblico», premette il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. E aggiunge: «Vale per il concorso Asìa bandito in piena campagna elettorale che, come segnalato da il Mattino, avrebbe avuto tra i primi 10 arrivati tutti figli di sindacalisti. Bene ha fatto il comune a intervenire con decisione ma è urgente fare rapidamente nuovi concorsi impeccabili e con personale capace e volenteroso e non raccomandato e scansafatiche. Infatti molto spesso i raccomandati sono anche coloro che lavorano male e tendono a imboscarsi visto che si sentono protetti dai politici o sindacalisti di turno».

«Bisogna scardinare per tutte le partecipate il circuito vizioso di reclutamento ad personam. È inaccettabile che nelle aziende pubbliche - spiega, in riferimento all'Asìa, Enzo Varriale, segretario regionale dei Moderati le assunzioni siano effettuate tramite agenzie private di collocamento e agenzie interinali. Tali distorsioni del sistema aumentano disillusione e sconforto nelle possibilità lavorative delle nuove generazioni». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA