Asìa Napoli, via all'indagine sul racket dei cassonetti: «Controlli a tappeto per stanare i furbi»

Asìa Napoli, via all'indagine sul racket dei cassonetti: «Controlli a tappeto per stanare i furbi»
di Valerio Esca
Martedì 25 Gennaio 2022, 11:00
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Via all'indagine interna in Asìa dopo la denuncia di Giovanni De Vivo, titolare del ristorare O'pazz a Posillipo, sul presunto «baratto dei cassonetti dell'umido». «Basta fare un regalo - ha raccontato al Mattino il ristoratore -: cinquanta euro e lo rimettono al loro posto». Le telecamere del suo locale hanno registrato l'ultimo caso che risale al 20 gennaio. Si vede un camioncino di Asìa caricare e portare via uno dei bidoni. Intanto l'azienda si prepara a cambiare pelle. Si va verso l'amministratore unico e il favorito dovrebbe essere Domenico Ruggiero direttore tecnico di Sapna, società della Città metropolitana che si occupa della gestione integrata dei rifiuti. Per Ruggiero un incarico a tempo: è questa la formula su cui sta lavorando il sindaco Gaetano Manfredi di concerto con l'assessore Paolo Mancuso. Sei mesi, per poi mettere nuovamente in piedi il Consiglio di amministrazione di Asìa, per strutturare l'azienda e rilanciarla. Ruggiero sarebbe il favorito, ma in pole c'è anche Carlo Lupoli, direttore dell'Ato Napoli 1.

Dopo il caso sollevato dal Mattino l'assessore all'Ambiente Paolo Mancuso annuncia: «È stata già avviata un'indagine interna. Non ne conosco ancora i contenuti, ma si stanno portando a termine tutte le verifiche». Controlli capillari su un episodio che, se fosse confermato, aprirebbe uno spaccato allarmante all'interno di Asìa. Un'azienda dove la maggior parte dei lavoratori, è giusto sottolinearlo, è impegnata quotidianamente tra mille difficoltà. «Credo di non avere un'azienda di santi né di eroi - ribadisce Maria De Marco -, ma non è una maestranza tenuta all'eroismo.

Chiunque e sempre in qualsiasi lavoro può utilizzare comportamenti scorretti e in tal caso ne risponde individualmente». Anche Mancuso sottolinea: «Purtroppo può capitare anche nelle migliori famiglie che qualcuno sbagli. Può succedere che, su una platea di un certo numero di persone, ci sia chi agisce bene e chi male. Ma andrà verificato cosa sia accaduto nel caso specifico, o se ci siano stati altri episodi». Con l'ausilio dei capidistretto l'azienda sta esaminando le immagini immortalate dalle telecamere del ristorante. È partita così la conta dei cassonetti: andrà appurato se ci siano stati degli spostamenti anomali.

Video

De Vivo ha acceso i riflettori su presunti casi di irregolarità: «Questo è il settimo bidone che rubano. Arrivano con la scusa del camion di Asìa che svuota il bidone, come si vede dal video, loro guardano dentro, aprono il bidone riscontrando che non c'è nulla, se lo caricano e lo portano via. Mi è stato spiegato che basta un regalo, così lo chiamano, 40, 50, 60 euro, e ti procurano un bidone». Il consigliere dei Verdi Francesco Borrelli, che ha inviato una segnalazione all'azienda, chiede che «si indaghi a fondo». «Diversi commercianti - incalza Borrelli - ci hanno segnalato grossi disservizi da parte di alcune squadre dell'Asìa. Preleverebbero cassonetti destinati allo smaltimento di rifiuti proprio per la ristorazione senza alcuna motivazione o preavviso e senza riposizionarli. Ci hanno addirittura segnalato che alcuni operatori chiederebbero soldi in più per garantire il prelievo quotidiano dei rifiuti o per sistemare ulteriori cassonetti non previsti». Oltre a verificare se ciò che dice il ristoratore sia vero, la presidente di Asìa ci ha tenuto a ribadire: «Le attrezzature sono di Asìa e solo Asìa fa le valutazioni relative a quanti bidoni tenere e dove». «Ritengo intollerabile che troppo spesso i lavoratori di Asìa vengano presi di mira per ogni azione che compiono nell'esercizio del loro operato - sostiene Vittorio d'Albero, segretario generale della Fiadel Campania -. Non giustifico comportamenti illeciti o di scarso impegno sul lavoro, ma questa caccia alle streghe deve finire è intollerabile». 

Intanto si riunisce oggi l'Assemblea dei soci di Asìa che deve ratificare le dimissioni del Cda uscente, ovvero del presidente Maria De Marco, dell'amministratore delegato Claudio Crivaro e del consigliere Daniele Fortini, contestualmente dovrebbe arrivare la nomina del nuovo amministratore unico.

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