Asse mediano, Borrelli: «Cumuli di rifiuti pericolosi sulla strada, una vergogna»

Asse mediano, Borrelli: «Cumuli di rifiuti pericolosi sulla strada, una vergogna»
Domenica 23 Ottobre 2022, 15:01 - Ultimo agg. 17:37
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«Stiamo ricevendo decine di segnalazioni sul profondo stato di degrado in cui versano l'Asse Mediano e le rampe di ingresso e uscita in diversi punti del suo percorso, dovuto alla recrudescenza dell'ignobile fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti lungo quest'asse viario. Sono andato personalmente a verificarne alcuni tratti prendendo atto, con profonda desolazione, dell'incremento della vergognosa abitudine di lanciare rifiuti dai finestrini. Come testimoniano le enormi quantità di sacchetti, bottiglie e cartacce lungo i margini della carreggiata. Nel tratto tra Arzano e Frattamaggiore tonnellate di rifiuti speciali e ingombranti sono stati abbandonati lungo la carreggiata». Lo dice, in una nota, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto numerose segnalazioni fotografiche e ha effettuato un sopralluogo nei punti critici.

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«Si tratta non solo di rifiuti indifferenziati ma anche di materiali residui di lavorazioni edili, traslochi, produzioni abusive. L'enorme quantità lascia pensare, come riferito da chi ha segnalato la situazione, a un utilizzo sistematico di queste strade come vera e propria discarica dietro piccoli compensi. Stesso scenario nel tratto di strada che va da Casalnuovo ad Acerra. Anche qui - aggiunge - enormi cumuli di rifiuti di ogni genere fanno bella mostra di sé nell'indifferenza generale.

Una situazione inaccettabile che richiede risposte immediate da parte delle istituzioni a partire dal potenziamento dei controlli sul territorio con una vera e propria task force a supporto delle esigue pattuglie di polizia municipale in dotazione ai comuni e, soprattutto, mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie e della videosorveglianza. Non bisogna dare tregua a chi avvelena il nostro territorio mettendo in serio pericolo la salute pubblica». 

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