Napoli, branco in azione: in 10 contro un tredicenne, cinque minori denunciati

Napoli, branco in azione: in 10 contro un tredicenne, cinque minori denunciati
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 17 Maggio 2020, 10:00
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L'orrore è stato ripreso con un telefonino, e subito dopo girato ad alcuni gruppi via wapp. È successo in pieno giorno, nel cuore di un parco sul quale affacciano decine di condomìni. Il branco di minorenni è entrato in azione non in una delle degradate periferie urbane, ma all'Arenella, e più precisamente ai Colli Aminei. Il parco La Pineta trasformato in un'arena, un ring, sul quale si è esibito un gruppo di giovanissimi violenti. In dieci contro uno: e - come purtroppo sempre più spesso avviene - c'è chi si è divertito a riprendere con il telefonino il pestaggio, per poi far circolare la scena agghiacciante nei gruppi e nelle chat di amici e comitive. Grazie a un'indagine lampo, la polizia di Stato è riuscita a identificare e denunciare in stato di libertà finora cinque minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, per i reati di minacce aggravate e lesioni aggravate. I fatti risalgono al pomeriggio dell'8 maggio scorso all'interno del parco dei Pini. La vittima ha solo 13 anni, è un bravo ragazzo, promessa del calcio, figlio di persone perbene della zona. A scatenare la violenza, un litigio occorso all'interno di un gruppo whatsapp per futili motivi tra la vittima ed uno degli aggressori. Quest'ultimo, dopo ripetute minacce sui social, ha deciso di vendicarsi, con l'ausilio degli altri minori coinvolti, attirando con l'inganno la vittima nel luogo ove sono avvenuti i fatti.

Sequenze e riprese vengono filmate in diretta, senza interruzione. Tre minuti e 47 secondi, tanto dura la registrazione, di pura follia. Protagonisti tutti minorenni, anche se nel video compare un soggetto che pare decisamente più grande dei bulli-protagonisti.

I fotogrammi cominciano a scorrere, e si nota un gruppo di almeno otto-dieci ragazzini, quasi tutti peraltro senza mascherina protettiva - di presumibile età compresa tra i 10 e i 15 anni - che accerchiano la vittima, che a sua volta è giovanissima. Veste calzoncini neri e felpa rossa, indossa gli occhiali, ma nemmeno questo riuscirà a fermare gli aggressori. Non è possibile conoscere, al momento, l'antefatto, e cioè se i balordi si sono dati appuntamento con la vittima o se l'hanno casualmente incrociata nei giardinetti. Si colgono alcune frasi, qualche insulto. Due dei minori fumano e assumono l'atteggiamento da baby boss. Uno degli aggressori si avvicina al ragazzino, gli poggia quasi amichevolmente la sinistra sulla spalla e poi, a tradimento, comincia a sferrargli cazzotti in pieno viso: il minore traballa, ma resiste ai colpi. Gli altri iniziano a ridere, e si prosegue nel filmare l'aggressione. I fatti risalgono al pomeriggio di venerdì. E su quanto accaduto indaga ora la Polizia di Stato.
 


A questo punto al primo aggressore se ne aggiungono altri. Spintoni, sputi addosso, insulti. Il ragazzino con felpa rossa cerca di fuggire, ma altri tre lo bloccano sul vialetto che porta alla strada, sulla quale transitano anche delle auto. Eppure nessuno si accorge di niente, o finge di non vedere.

Le immagini che completano il video girato con un telefonino sono ancora più agghiaccianti per la cattiveria, il disprezzo che trasudano dalle espressioni degli aggressori. I quali non nascondono il divertimento, mentre si accaniscono con brutalità sulla vittima. E dopo pochi secondi parte la seconda carica di botte, anticipate da una minaccia: Ora ti buttiamo nel secchio della spazzatura.

La famiglia della vittima è assistita ora dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, che preannunciano battaglia.
Secondo alcune indiscrezioni, due dei minori identificati erano già finiti, nei mesi scorsi, nel mirino della Polizia municipale, che li aveva bloccati mentre si divertivano a sputare addosso agli anziani lungo via Luca Giordano e via Scarlatti. Ora la posizione dei minori denunciati è al vaglio della Procura dei minori. 

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