Fase 2, minorenni scatenati nel Napoletano: sfida con spinello e senza mascherine

Fase 2, minorenni scatenati nel Napoletano: sfida con spinello e senza mascherine
di Ferdinando Bocchetti
Domenica 17 Maggio 2020, 09:15
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Gli assembramenti in strada, nelle piazze e a ridosso di alcuni condomini. Gruppi di adolescenti che da giorni, con il via libera alla fase 2, sono diventati l'incubo di tanti residenti. I ragazzi si ritrovano, per bere e per qualche immancabile spinello, sprovvisti di mascherine e senza rispettare alcuna distanza, in piazza della Pace, in via Giordano Bruno, in via Veneto, in via Ranucci e in via Borsellino, negli spazi a ridosso delle case popolari.

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SEGNALAZIONE
Un gruppo di genitori ha segnalato il caso alle forze dell'ordine e scritto una lettera-appello condivisa sui principali gruppi social della città. Una lettera commentata da centinaia di utenti Facebook, il cui contenuto tiene banco ormai da oltre 24 ore. «Cari concittadini - scrivono alcune mamme firmatarie della missiva - ma i figli in casa vi danno fastidio? Volevamo illuminarvi, ove mai non lo sapeste, che la vostra prole si aggrega in grupponi senza mascherina, né distanziamento sociale, sotto i balconi della gente, oggi ancor di più rispetto al passato, con la variante che ora sono incattiviti dalla lunga reclusione. I vostri figli fumano, non solo sigarette, dietro i vicoletti del corso principale. I vostri figli sono anche quelli che, richiamati educatamente, rispondono con epiteti volgari anche agli anziani». E ancora: «I vostri figli sono i vostri frutti. E i frutti, ricordatelo, non cadono mai lontano dal proprio albero. I carabinieri della compagnia di via Nuvoletta sono stati allertati e se vorranno materiale glielo forniremo. Non sui social, però, perché i ragazzi potrebbero subire l'odio mediatico, quello che gli stessi vostri figli esercitano nei confronti di una donna che si permette di richiamarli da un balcone. Quell'odio che loro incitano sfidando, con le mani dietro alla schiena ed il petto in fuori, i carabinieri che li redarguiscono e invitano ad andare a casa. Il problema siete voi genitori perché probabilmente siete quelli che parcheggiano sulle discese per disabili o sulle strisce. Siete quelli che non alzano la cacca dei vostri cani. Siete quelli che durante la quarantena sono andati a fare la spesa tutti i giorni. Siete il marcio che si trasmette dall'albero ai propri frutti».

LE CONSEGNE
L'altro argomento di grande interesse in questi giorni attiene alla mancata consegna di migliaia di mascherine, il cui arrivo era stato annunciato dalla Regione. A Marano sono centinaia le famiglie che non hanno ricevuto alcunché. A distribuirle, nei giorni scorsi, erano stati gli operatori di Poste Italiane che però respingono ogni addebito e rilanciano la palla nella metà campo dell'ente di Palazzo Santa Lucia. Un mistero, insomma, anche perché il Comune - almeno ufficialmente - non ha chiesto alcuna spiegazione. Dovrebbe andare meglio, invece, per le mascherine destinate ai bimbi e ai ragazzi fino a 16 anni. I volontari della Protezione civile ne hanno avute 8 mila in consegna e da giorni le stanno distribuendo nelle case in cui ci sono figli che hanno l'obbligo di indossarle. Per accelerare la procedura, i vertici della Protezione civile locale invitano i cittadini a recarsi presso il comando vigili del corso Europa, in giorni e modalità comunicate alla cittadinanza. Le mamme che decideranno di acquisirle presso gli uffici della municipale dovranno però presentare anche la fotocopia del documento dei loro mariti. Benvenuti nel Medioevo, hanno scritto decine di mamme sulle pagine social Miglioriamo Marano e Marano Oggi.

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