Bimbo autistico escluso dalla recita di Natale, arrivano gli ispettori nella scuola

Bimbo autistico escluso dalla recita di Natale, arrivano gli ispettori nella scuola
di Daniela De Crescenzo
Giovedì 19 Dicembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 11:15
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Ispettori nella scuola paritaria di Afragola dove un bambino autistico non ha potuto partecipare alla recita di Natale. «Stiamo approfondendo la vicenda per capire l'esatta dinamica dei fatti in stretto contatto con il ministero»: spiega il direttore regionale scolastico, Luisa Franzese. La maestra e la dirigente scolastica dell'istituto, mentre infuria la polemica, affidano all'avvocato Vincenzo Franzese la loro versione dei fatti. «L'alunno ha sempre ricevuto maggiori attenzioni e cure da parte della maestra, rispetto agli altri bimbi della sua età, poiché seppur non certificato al momento dell'iscrizione presso la scuola materna, il piccolo presentava difficoltà cognitive e problemi comportamentali palesati dalla madre».

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E proprio queste attenzioni, secondo la versione del legale avrebbero permesso al piccolo di fare grandi passi in avanti, tanto che la madre si sarebbe sempre complimentata definendo quei progressi un vero «miracolo». Ma - è sempre la versione del legale - «al momento dell'iscrizione la madre del piccolo non consegnò la diagnosi funzionale e l'attestazione da presentare al provveditorato al fine di garantirgli il dovuto sostegno». La mancata consegna dei documenti non avrebbe consentito al dirigente scolastico, e ai docenti, di individuare la classe più idonea per l'inclusione dell'alunno, e di stabilire le ore di sostegno necessarie. In ogni caso, il bimbo non sarebbe stato escluso dalla recita che si terrà il 20, ma la mamma sarebbe stata invitata a scuola per individuare insieme alla docente «le migliori strategie per l'inclusione nell'attività teatrale, così come già avvenuto in occasione di una precedente attività di laboratorio». Il bambino avrebbe partecipato anche alle prove della recite. La madre del piccolo Andrea, però, annuncia che da gennaio il bimbo cambierà scuola e in una lunga e indignata lettera spiega: «Mi è stato detto che il bambino non parla e non sta in fila, e per questo motivo il suo nome non è stato inserito nella lista dei partecipanti, mi è stato detto che sarebbe stato inserito se proprio io avessi voluto, ma stiamo scherzando?».

E poi amaramente conclude: «Non era un'audizione per Broadway, o una prima al San Carlo, era una rappresentazione tra bimbi della stessa classe, di una età compresa tra i quattro e i cinque anni. Dico era, e non è, perché il mio piccolo non parteciperà: non lo voglio il contentino, non lo accetto, a gennaio il mio bambino andrà in un'altra scuola».

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Il caso ha scatenato un'acceso dibattito. Il sottosegretario Lucia Azzolina ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook: «La scuola è un mondo complesso e ogni vicenda va sempre approfondita, mai commentata con superficialità. Per questo ho sentito l'Ufficio scolastico regionale e so che si stanno facendo tutti gli approfondimenti necessari. Sono certa che si troveranno presto una spiegazione e una soluzione».

La presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza, Licia Ronzulli ha annunciato: «Ho depositato una interrogazione al ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, e al ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, chiedendo che accertino l'accaduto con gli strumenti che possiedono». E Camilla Sgambato, responsabile nazionale Scuola del Pd, che sostiene: «Non si punta un dito accusatorio senza conoscere bene i fatti. E proprio per questo sicuramente l'ufficio scolastico regionale, quale articolazione territoriale del Miur, o lo stesso ministro ascolterà la dirigente e l'insegnante».

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