Bimbo precipitato dalla finestra al Parco Verde di Caivano, slitta ancora il processo a Titò e Marianna

Bimbo precipitato dalla finestra al Parco Verde di Caivano, slitta ancora il processo a Titò e Marianna
Martedì 9 Febbraio 2021, 15:05
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Slitta ancora l'inizio del processo sulla morte di Antonio Giglio, il bimbo di 4 anni precipitato dalla finestra di un'abitazione del Parco Iacp di Caivano, il 28 aprile 2013. Lo scorso 13 gennaio il giudice decise di rinviare ad oggi l'udienza in quanto uno degli imputati (Raimondo Caputo) era risultato affetto dal coronavirus. Sul banco degli imputati, davanti alla Seconda Sezione della Corte di Assise, sono attesi la madre della piccola vittima, Marianna Fabozzi, a cui viene contestato l'omicidio aggravato, e il suo ex compagno, Raimondo Caputo, detto Titò, nei confronti del quale, invece, si ipotizza il reato di favoreggiamento.

Il rinvio è stato deciso in quanto è risultata assente la presidente della seconda Corte di Assise davanti alla quale si dovrà celebrare il processo.

La prossima udienza è fissata per il 10 marzo. 

Ad accusare la Fabozzi dell'omicidio di suo figlio fu la sorella di Raimondo Caputo la quale ai carabinieri riferì di averla vista riflessa in uno specchio compiere l'insano gesto. Caputo negò che la sorella si trovasse nell'abitazione quel tragico giorno e per questo motivo gli viene contestato il favoreggiamento. L'imputato poi si smentì il 9 giugno 2016 durante un interrogatorio reso mentre era detenuto nel carcere di Napoli Poggioreale. La Procura chiese l'archiviazione di questo procedimento mentre l'avvocato Sergio Pisani, legale di Gennaro Giglio, padre del bimbo, si è battuto per la riapertura del caso: il penalista, infatti, sostenne e sostiene tuttora che potrebbe essere determinante accertare la presenza di un elicottero delle forze dell'ordine in volo, quel giorno, sull'area residenziale dove i due imputati abitavano, il parco Iacp di Caivano. Il piccolo Antonio, infatti, secondo la versione resa all'epoca dalla madre, precipitò nel vuoto per essersi sporto troppo dalla finestra alla quale si era affacciato proprio per guardare quell'elicottero in volo.

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