Caldo record a Napoli, l'ospedale Cardarelli scoppia: «Pronto soccorso in tilt, solo ricoveri urgenti»

Registrati 250 accessi al pronto soccorso in un solo giorno

Un operaio edile al lavoro con il caldo
Un operaio edile al lavoro con il caldo
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 23 Luglio 2023, 09:00 - Ultimo agg. 24 Luglio, 07:45
4 Minuti di Lettura

È l'estate dei record, ma di quelli che fanno paura. Non bastava la colonnina di mercurio schizzata verso temperature sahariane: ora a complicare le cose e ad aumentare il livello dell'emergenza ci si mette anche la situazione dei soccorsi sanitari.

Al Cardarelli il pronto soccorso è sotto assedio: 250 accessi al pronto soccorso in un solo giorno (venerdì). Un altro effetto del caldo record che si registra quest'anno. Di fatto, il più grande e più importante ospedale del Mezzogiorno d'Italia è al collasso. E adesso si profila un ulteriore effetto negativo: di fronte a questa impennata di ricoveri si va verso lo stop ai pazienti che necessitano di cure, ma che presentano sintomi non gravi. 

Anche a questo può portare la temperatura torrida di questa estate africana.

ma procediamo con ordine, partendo dalla giornata di caos che si è vissuta venerdì al Cardarelli. Erano anni che non si registravano questi numeri da record: in poco meno di ventiquattr'ore al pronto soccorso sono stati registrati circa 250 pazienti, 96 dei quali (pari a quasi il 40 per cento del totale) ricoverati nei reparti o presso il servizio di Osservazione Breve Intensiva. 

Pensate: in una sola ora sono stati nove i codici rossi trattati dal personale del servizio di Emergenza-Urgenza. Insolazioni, disidratazioni, edemi, effetti sulla pressione arteriosa e colpi di calore i sintomi più frequenti, senza contare quelli che il caldo ha accentuato in chi è portatore di più gravi e pregresse patologie. Come nei giorni precedenti, le problematiche maggiori - aggravate dal caldo asfissiante - sono state rilevate in pazienti con patologie croniche o oncologiche, o tra quanti sono in terapia con farmaci per l'ipertensione o per la diuresi. Il caldo - come viene evidenziato nelle pagine web dello stesso ministero della Salute - causa problemi nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l'umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare diversi organi vitali, a cominciare dal cervello.

Un'esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

Nel perdurare di questa situazione climatica, le conseguenze non potranno che essere negative per il servizio sanitario. E vista la situazione, la direzione del Cardarelli ha comunicato al servizio 118 l'impossibilità ad accogliere pazienti con problematiche di minore gravità.

Sia chiaro: resta sempre garantita l'assistenza attraverso il 118 per i pazienti con problematiche gravi (per esempio infarto o ictus, vittime di gravi incidenti) e per quanti giungono in pronto soccorso coi mezzi propri. Dall'ospedale si rinnova dunque l'invito a rivolgersi ai servizi di assistenza territoriale prima di ricorrere alle cure ospedaliere. La revoca del provvedimento di sospensione dei trasferimenti sarà valutata a seguito dell'andamento degli accessi e dei ricoveri: tutto, insomma, dipenderà dall'evoluzione climatica delle prossime ore.

Video

Di fronte a questa situazione emergenziale sarà utile ribadire alcuni suggerimenti essenziali. Fare attenzione a febbre e sintomi, i quali non sempre sono necessariamente legati all'aumento delle temperature. È importante distinguere tra febbre e innalzamento temporaneo della temperatura corporea dovuto al caldo (ipertermia). Si è di fronte all'ipertermia se, dopo una pausa di almeno mezz'ora in un luogo rinfrescato, la temperatura corporea diminuisce. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA