Campania in zona arancione, scuole aperte: rientro in classe con i dubbi sui trasporti e l'incognita dei sindaci

Campania in zona arancione, scuole aperte: rientro in classe con i dubbi sui trasporti e l'incognita dei sindaci
di Mariagiovanna Capone
Sabato 17 Aprile 2021, 08:04 - Ultimo agg. 18:48
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Il ritorno alla normalità in Campania passa soprattutto attraverso la scuola. Esattamente sei mesi fa il governatore De Luca firmava la prima ordinanza di sospensione delle attività scolastiche in presenza di ogni ordine e grado, e ieri sera, con la firma del ministro della Salute Roberto Speranza per il passaggio della regione in zona Arancione, si torna quasi a pieno regime. Dopo il rientro in aula il 7 aprile dei piccoli della scuola dell'infanzia e gli alunni della primaria e prima classe della secondaria di primo grado come previsto dal decreto Draghi per le zone Rosse, da lunedì siederanno ai loro posti in aula anche gli studenti della seconda e terza classe delle medie, mentre per la secondaria di secondo grado si rientra coi paletti fissati all'avvio dell'anno scolastico dal Comitato tecnico scientifico, ossia con la capienza fissata tra un minimo del 50 per cento e un massimo del 75 per cento, mentre il resto dei ragazzi farà didattica digitale integrata in sincrono da casa. Lunedì, quindi in Campania torneranno in presenza circa 694mila studenti, mentre 155mila delle superiori si alterneranno quotidianamente o settimanalmente a seconda delle scelte fissate dai dirigenti scolastici. C'è sempre, però, l'incognita dei sindaci, che potrebbero firmare ordinanze di sospensione in deroga al decreto legge Draghi del primo aprile. Per quanto riguarda gli studenti universitari anche in questo caso il ritorno alla normalità, con ingressi contingentati e capienza limitata, inizia da lunedì, salvo qualche lieve slittamento deciso dai singoli atenei. 

Il ripristino totale della scuola dell'obbligo in presenza non convince il presidente Vincenzo De Luca che ieri, durante la sua consueta diretta, ha posto l'attenzione su un tema mai realmente affrontato dal governo, in particolare a Napoli dove metropolitane e bus non riescono a sopperire alle richieste degli utenti e potrebbero ritornare le scene di mezzi affollati senza l'opportuno distanziamento. «Come facciamo a non garantire sicurezza del trasporto pubblico? Non ritenete che sia una priorità immunizzare gli autisti per garantire tranquillità sanitaria per i nostri figli? Per prendere una decisione del genere, non bastano le fasce occorre una decisione politica, o no? Questo significa linea di rigore e buon senso e non essere ottusi e non avere un'impostazione burocratica» domanda il presidente della Regione Campania. L'assessore regionale all'Istruzione Lucia Fortini è «in costante contatto con i dirigenti scolastici, che mi parlano delle difficoltà per alcuni casi Covid nelle strutture scolastiche».

L'assessore ricorda che «nonostante le difficoltà in questi dieci giorni di rientro in aula, non c'è stato un vero allarme focolai» mentre è forte «la voglia di tornare a scuola anche degli studenti più grandi che probabilmente da lunedì potranno tornare in classe, se arriva il decreto del ministero». Le principali difficoltà segnalate sono «mantenere sempre il giusto distanziamento nella lotta contro le varianti. Ma ormai è evidente che dobbiamo tornare in presenza, le scuole nonostante le difficoltà si sono attivate e sono pronte». Fortini chiarisce che «c'è ancora un po' di ritrosia da parte delle famiglie ma anche tanta fiducia e bisogno di riprendere un'attività normale. Anche chi era a favore della Dad ora non ne può più, non è voglia ma necessità di tornare alla normalità». 

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Riguardo l'Università si fa riferimento al Dpcm del 2 marzo 2021, il primo che porta la firma del presidente del consiglio Draghi, che per le zone Gialle e Arancioni predispone didattica sia in presenza che a distanza, con ingressi contingentati e in accordo con le norme che tutelano la salute. L'Università Federico II attiverà «i piani di rientro già predisposti», fa sapere il rettore Matteo Lorito, e nelle prossime ore anche gli altri rettori della Campania comunicheranno le modalità scelte per il ritorno alle attività didattiche in presenza, sicuramente per le matricole e per classi poco numerose, secondo le linee guida del Ministero dell'università e della ricerca. 

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