Una 21enne, incinta, è stata sorpresa dagli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Secondigliano, a Napoli, in possesso di un telefonino con due sim e due caricabatterie e 2,5 grammi di hashish. La ragazza si era recata in carcere per un colloquio con un parente detenuto ma è stata fermata al reparto colloqui dagli agenti che, insospettiti dal suo atteggiamento, nell'effettuare la regolare perquisizione prevista hanno trovato telefoni e droga. A darne notizia è il sindacato di polizia penitenziaria Osapp.
Per il segretario Osapp Campania Vincenzo Palmieri e il vicesegretario Luigi Castaldo «il ritrovamento di questi telefonini e di droga, purtroppo, è all'ordine del giorno.
L'Osapp esprime il suo «elogio a tutto il personale di polizia penitenziaria operante in istituti penitenziari complessi come il Mandato di Secondigliano» e auspica «l'applicazione di misure introdotte dal Dl sicurezza vigente quanto prima, affinché sia ridimensionato il fenomeno dilagante dell'introduzione di telefonini e droga negli istituti penitenziari italiani, già in sofferenza per le gravi carenze di organico e per la mancanza di strumentazione idonea e sufficiente a combattere questi crimini».