Case popolari, l'Acer: «Bollette esose
agli inquilini? Applicata la norma»

Case popolari, l'Acer: «Bollette esose agli inquilini? Applicata la norma»
di Giuliana Covella
Giovedì 23 Gennaio 2020, 18:46 - Ultimo agg. 21:39
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«Il fenomeno è conseguenza dell’applicazione della norma». Così l’Acer (Agenzia campana per l’edilizia residenziale) risponde in una nota alle proteste degli inquilini che si sono visti recapitare bollettini con richieste di pagamento superiori, a loro dire, a quelle previste. A dare voce alle lamentele dei cittadini era stata l’Assocasa, che denunciava: «Numerosi inquilini dell’Acer stanno ricevendo bollettini di pagamento nei quali è stato applicato un canone o una indennità di occupazione nella misura massima prevista, nonostante abbiano consegnato, entro i termini previsti, istanza per l’accertamento reddituale». Pronta la risposta dell’ente regionale: «Non è corretto parlare di “bollette pazze” - si legge in una nota firmata dal presidente David Lebro - termine riferito a calcoli “illegittimi”. Non c’è legame tra il termine di pagamento della bolletta con la possibilità di vedersi ricalcolato il canone nei casi di errori». Inoltre «quando l’inquilino dimostra di aver presentato la documentazione entro i termini, ha sempre diritto alla definizione del canone dovuto». La nota di Lebro precisa altresì che «quelle che vengono chiamate “bollette” sono in realtà “fatture elettroniche” trasmesse al Mef il cui storno, remissione rettifica etc, seguono procedure definite e puntuali, cioè istruttori individuali». In merito infine alle richieste avanzate da Assocasa, il presidente Lebro fa sapere che «non è pertinente la richiesta di “ricalcolare e riemettere” le bollette; un ricalcolo a parità di documentazione darebbe i medesimi risultati».
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