«Oggi sono entrato in servizio alle ore 14 e ho trovato due ammalati in condizioni critiche, ai quali non potevamo nemmeno assicurare la barella perché non ne avevamo disponibili - aggiunge il dottor Cimmino - Ma mentre cercavamo di dedicarci a questi due casi da codice rosso, uno da trasferire con urgenza ad altra struttura e l'altro da indirizzare altrove per eseguire particolari esami diagnostici che qui non effettuiamo, affluivano decine di casi da codice bianco: pazienti che lamentavano mal di pancia, mal di schiena, mal di testa.
Tutti nei corridoi a pretendere di essere curati con urgenza e nessun addetto a disciplinare i tempi d'attesa necessari». Il personale sanitario ha, quindi, chiesto l'intervento dei carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia. «Questo ospedale, purtroppo - aggiunge il dottor Cimmino - all'accettazione non dispone di personale che regoli l'accesso agli ambulatori. Allo sportello viene solo chiesto nome e cognome del paziente, che poi entra come tutti gli altri, occupando corridoi, sedie, barelle, fino a costringere persino i medici a cedere le proprie sedie o a effettuare elettrocardiogrammi e persino terapie delicate ad ammalati appoggiati in condizioni precarie a causa del super affollamento della corsia».