Circumvesuviana, il lido è un miraggio: nuovi guasti e corse soppresse

Circumvesuviana, il lido è un miraggio: nuovi guasti e corse soppresse
di Francesco Gravetti
Lunedì 4 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 14:24
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Non è bastata la cancellazione di un'intera linea, quella che da Napoli porta a Poggiomarino via Pompei Santuario e Scafati, per impedire disagi sul resto dei treni della Circumvesuviana. La maggior parte dei problemi si sono verificati lungo la tratta che porta a Sorrento, quella solitamente battuta dai turisti, ma anche quella che è stata risparmiata dalla scure dei tagli, abbattutasi qualche giorno fa e andata avanti fino a sabato sera, quando è stato comunicata l'ennesima linea soppressa. In pratica Eav si sta impegnando per concentrare tutti gli sforzi organizzativi e la maggior parte del personale sulla Napoli-Sorrento, proprio per salvaguardare il turismo. Eppure ieri chi ha preso i treni di quella linea ha trascorso una giornata infernale. Qualche esempio: un treno si è fermato a Pioppaino ed è ripartito per Napoli dopo mezz'ora, un altro ha limitato la corsa a Torre Annunziata. Quello delle 10,48 è partito da Sorrento con 30 minuti di ritardo, quello delle 11.12 si è fermato a Castellammare ed è poi ripartito 35 minuti dopo. Altri tre, sempre in partenza da Sorrento, sono stati soppressi. Ma l'elenco potrebbe continuare: l'intera domenica è stata caratterizzata da disservizi. 

Logico che, con questo stato di cose, ci si aspetti molto dalla proposta che ha fatto Luca Cascone, presidente della commissione trasporti in Regione Campania e plenipotenziario di De Luca per la mobilità: applicare ai ferrovieri di Eav il contratto di Trenitalia.

La proposta di Cascone dovrebbe finire col mettere più soldi in busta paga ai lavoratori, in cambio di maggiore produttività e, di conseguenza, di un numero più alto di minuti alla guida dei treni. Allo stato attuale, infatti, in Circumvesuviana si fa sistematico ricorso allo straordinario perché manca il personale e il rifiuto dei dipendenti (legittimo) determina il caos e la soppressione delle corse. Eav ha provato a rimodulare l'orario, tagliare linee e corse ma i problemi sono quotidiani e sembrano aumentare giorno dopo giorno. E a poco sono servite le nuove assunzioni, concentrate soprattutto sugli amministrativi e poco sul personale viaggiante, che peraltro dev'essere pure formato. 

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Ecco perché l'azienda spera che il lodo Cascone abbia successo. Nei prossimi giorni ci sarà un primo incontro con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i sindacati dai quali sono arrivate le aperture e i sì all'idea. I tempi non sono brevissimi, ma all'azienda interessa trovare un accordo per tentare di uscire dall'empasse. Il percorso sarà lungo, ma se dovesse arrivare la stretta di mano Eav si sentirebbe rafforzata nelle relazioni sindacali. Peraltro i quattro sindacati vogliono mettere sul tavolo anche la questione dei neoassunti, che oggi guadagnano meno dei senior, i quali beneficiano di contratti siglati molti anni fa, in periodi ben più floridi. Con la discussione di un nuovo contratto, si potrebbe provare a riportare tutti allo stesso livello. Ben diverso è il rapporto con gli autonomi dell'Orsa, che annoverano tra gli iscritti un numero consistente di macchinisti della Circumvesuviana, con i quali ieri il presidente Umberto De Gregorio si è scontrato a mezzo social: «Il loro modo di fare sindacato - ha scritto - è irricevibile. Firmano gli accordi e non li rispettano. Ragioneremo con chi vuole guardare al futuro e mostra senso di responsabilità». Sempre su Facebook la risposta del sindacato: «I vertici dell'Eav hanno bisogno di un capro espiatorio per nascondere un fallimento gestionale e amministrativo che non ha precedenti. Hanno individuato nel sindacato il proprio obiettivo e non mancano giorni in cui non siamo citati da De Gregorio. La realtà però è sotto gli occhi di tutti, i numeri dei guasti, delle soppressioni e dei ritardi - scrivono i leader dell'Orsa - sono un impietoso giudice e dicono solo una cosa: in sette anni di gestione non c'è stato un solo miglioramento duraturo di tutto ciò che il management aziendale ha proposto». Critico anche Severino Nappi della Lega: «Ennesimo taglio alle corse, non se ne può più». 

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