Cirino Pomicino, gaffe con l'amico neurochirurgo: «Il mio necrologio portafortuna»

Cirino Pomicino, gaffe con l'amico neurochirurgo: «Il mio necrologio portafortuna»
di Paolo Cirino Pomicino
Venerdì 11 Settembre 2015, 16:26 - Ultimo agg. 12 Settembre, 10:42
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Paolo Cirino Pomicino Sembra quasi la supercazzola prematurata che il conte Mascetti (Ugo Tognazzi) spiegava all'attonito vigile nella Firenze di trent'anni fa nel famosissimo film di Monicelli «amici miei». Questa volta la supercazzola l'ho fatta io nei riguardi di un amico di oltre cinquant'anni. Ho fatto, contrito e addolorato, un necrologio per la morte del professore Antonio Ambrosio, noto neurochirurgo e in un tempo lontanissimo mio capo reparto nella divisione di neurochirurgia.



Grazie a Dio Antonio Ambrosio è vivo e vegeto, lucidissimo ed in perfetta forma nonostante la vita non gli abbia risparmiato dolori e sofferenze.
Infatti ci siamo parlati e ci siamo reciprocamente congratulati perché entrambi respiriamo, gioiamo soffriamo e ci arrabbiamo nonostante tutto e conserviamo intatto il gusto di saper ridere delle follie del mondo. Eppoi, diciamo la verità, non è da tutti avere un necrologio in vita e poi parlare a telefono con il suo «assassino virtuale». Anche in questo, lo dico ai cari Giuseppe e Paola, Ambrosio resta una persona decisamente unica. Da buoni napoletani sorridiamo ma...facciamo i debiti scongiuri anche se «l’incidente» è decisamente bene augurante. Lunga vita a tutti, naturalmente, e chi volesse avere un falso necrologio sono a disposizione.
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