Concorso Regione Campania, approvata la delibera: «Altri cinquemila assunti»

Concorso Regione Campania, approvata la delibera: «Altri cinquemila assunti»
Sabato 5 Novembre 2022, 10:00 - Ultimo agg. 6 Novembre, 09:03
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Due giorni fa il provvedimento in giunta a sua firma, ieri l'annuncio ufficiale. È il maxi concorso del governatore Vincenzo De Luca, lanciato nel corso della sua rituale diretta sui social, per 5mila posti a tempo indeterminato da qui alla fine del 2023. Con modalità simile alla prima tranche della prima selezione che ha portato al lavoro nei comuni campani oltre 3mila persone. Ma stavolta a gestire le procedure concorsuali non sarà il Formez ma, annuncia sempre l'ex sindaco di Salerno, «lo faremo noi direttamente».

Giovedì pomeriggio la giunta regionale approva il provvedimento firmato da De Luca. È il via al concorso che prevede «di avviare le procedure amministrative necessarie per l'acquisizione dei fabbisogni di personale da parte degli Enti locali, anche per il tramite delle relative associazioni, nonché degli altri enti che operano sul territorio regionale, coordinando le attività anche all'esito delle opportune interlocuzioni con le amministrazioni centrali competenti per materia nelle forme consentite». Da questa ricognizione per verificare le necessità delle varie piante organiche «si rinvia l'individuazione delle modalità amministrative più idonee a formalizzare il coinvolgimento nella procedura selettiva delle pubbliche amministrazioni campane interessate, anche attraverso la consultazione delle Strutture interne competenti». Ricognizione che interesserà anche la direzione delle risorse umane di Palazzo santa Lucia per individuare «il nuovo piano di fabbisogno di personale della giunta regionale».

Per le risorse necessarie, invece, si attingerà dai finanziamenti Ue. 

Stavolta però le procedure concorsuali non saranno affidate al Formez, l'ente pubblico che si occupa della formazione della pubblica amministrazione, ma saranno gestite direttamente dal Regione. O, ancora, Santa Lucia potrebbe affidarsi a qualche società interinale ma con il rischio che lieviterebbero i costi a differenza del Formez che opera in maniera gratuita per gli enti pubblici.

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«Abbiamo avviato il secondo concorso per assumere a tempo indeterminato altre migliaia di giovani. Lo chiuderemo in 9-12 mesi, entro la fine del 2023», annuncia De Luca prima di entrare nei dettagli. «In questi anni abbiamo dato lavoro stabile - ha detto - a oltre 5mila giovani della Campania. Alcune migliaia nelle aziende regionali a partire da Eav e Air, e altre migliaia mandati nei Comuni della regione. Abbiamo ora avviato le procedure per il censimento nei comuni per verificare - continua De Luca - le esigenze occupazionali e anche in altri enti pubblici che si impegnano di dare occupazione stabile ai vincitori». Con una procedura sprint: «Sarà una sola prova scritta, poi 3 mesi di formazione professionale per chi la supera, poi prova orale e assunzione a tempo indeterminato: contiamo di mandare a lavorare altri 5mila giovani». Infine il sollecito ai comuni campani «a segnalare le proprie esigenze. So bene che molti sono in dissesto ma quelli con i conti in ordine ci facciano sapere dei profili che servono». Con l'obiettivo «per il 2023 di creare 10mila posti di lavoro complessivamente per la Campania. È lo sforzo più grande fatto nel Mezzogiorno da tutte le istituzioni nazionali e non», continua De Luca. E la cifra di 10mila rappresenta proprio il numero necessario, certificato dalla funzione pubblica, per riempire le piante organiche delle pubbliche amministrazioni campane (ad eccezione del comparto sanitario). Da qui la sfida intrapresa da De Luca sin dalla fine del primo mandato per svecchiare le piante organiche della Pa. Anche a costo, ed è successo più volte, di andare contro il Pd, il suo partito, che a suo dire non aveva abbracciato questa sfida. E non a caso la ricucitura con il segretario nazionale Letta, alla vigilia delle ultime politiche, era avvenuta proprio perché il Pd aveva lanciato un maxi-piano di assunzioni (300mila in tutto il Sud). 

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