Coprifuoco a Napoli, feste e pranzi proibiti: blitz e raffica di denunce

Coprifuoco a Napoli, feste e pranzi proibiti: blitz e raffica di denunce
di Giuseppe Crimaldi e Gennaro Del Giudice
Lunedì 17 Maggio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 19:22
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Feste, cene, cerimonie al tempo del «coprifuoco». Raffica di controlli e di sanzioni a Napoli e in provincia. 

Stavano festeggiando una comunione quando è arrivata la polizia municipale. In tutto circa cinquanta persone, sedute ai tavoli all'interno dell'osteria «Il Rugantino» in via Campana a Pozzuoli. La sala preparata a festa, a tavola parenti e amici per la prima comunione di un adolescente nonostante le norme anti-Covid vietino di mangiare in luoghi chiusi e non oltre le 22, orario di inizio del coprifuoco. Le immagini della festa, come da copione, postate e condivise sui social dagli stessi invitati, ignari che di lì a poco sarebbero arrivati i controlli. Scattati venti minuti dopo la mezzanotte tra sabato e domenica. Quando sul posto sono giunti i vigili diretti dal comandante Silvia Mignone tutti erano ancora all'interno del ristorante.

Alla vista dei lampeggianti blu le circa cinquanta persone, che attendevano l'arrivo della torta e le foto di rito, sono riuscite a dileguarsi: tra di loro c'erano anche molti bambini, fatti salire in fretta e in furia nelle auto parcheggiate lungo la strada.

Al titolare è stata elevata una sanzione di quattrocento euro ed è stata disposta la chiusura del locale per cinque giorni con effetto immediato come previsto dalle norme. Dodici ore dopo la storia si è ripetuta, a poche decine di metri dal ristorante chiuso la notte prima. 

Sempre in via Campana, infatti, ieri all'ora di pranzo circa trenta persone sono state sorprese in una sala del ristorante «La Mediterranea», violando la norma che prevede il consumo dei pasti all'aperto. Anche in quest'occasione all'arrivo della Polizia Municipale i clienti si sono alzati da tavola ed hanno tentato di inutilmente la fuga. A carico del titolare è scattata la sanzione pecuniaria e la chiusura per cinque giorni del locale. Oltre ai due ristoranti finiti nelle maglie dei controlli i vigili hanno chiuso anche la kebabberia «Karim» in via Matteotti, nei pressi del lungomare Sandro Pertini. In quest'occasione i dipendenti sono stati sorpresi quaranta minuti dopo le 22, orario fissato come termine per il servizio di asporto, a prendere le ordinazioni dei clienti che erano seduti nelle loro auto. Un escamotage messo in atto per aggirare i controlli e i limiti imposti dalle norme anti covid e che vedeva il personale della kebabberia, in prima battuta, annotare l'ordine e, successivamente, consegnare ai clienti il cibo che veniva consumato nei pressi dell'attività commerciale all'interno del veicolo e quindi su suolo pubblico, violando così anche il coprifuoco. Il titolare è stato sanzionato con una multa di 400 euro mentre l'attività commerciale è stata chiusa per due giorni con effetto immediato. 

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Passiamo a Napoli. Venerdì sera la polizia municipale del Vomero coordinata dal capitano Gaetano Frattini hanno individuato oltre le 22 un ristorante di via Morghen al cui interno cenavano in otto: erano tutti paramedici dipendenti dell'ospedale Cotugno. «Perché ci multate? Siamo tutti vaccinati», hanno provato (inutilmente) a giustificarsi. 

Sempre i vigili hanno sanzionato due bar (in via Merliani e via Rossini) e due supermercati (in via Domenico Fontana e via Orsi) per mancato rispetto della raccolta differenziata.

A Mergellina i carabinieri hanno sanzionato 25 persone in violazione del coprifuoco imposto dalle normative anticontagio; in piazza San Giovanni Maggiore sanzionati altri 22 ragazzi per il mancato rispetto del coprifuoco. gli agenti del Commissariato Decumani e della Polizia Municipale hanno effettuato servizi tesi al rispetto delle norme anti Covid-19 nel centro storico e nelle zone della movida in piazza Bellini, piazza San Giovanni Maggiore Pignatelli e via Banchi Nuovi. In azione anche la Polizia di Stato con controlli nel centro storico: identificate 75 persone, 7 delle quali sanzionate poiché intente a consumare bevande all'interno di un locale in largo Giusso, per il quale è stata disposta la chiusura per due giorni. 

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