Coronavirus a Napoli, la sfida bis del Loreto Mare: arrivati i primi sette pazienti

Coronavirus a Napoli, la sfida bis del Loreto Mare: arrivati i primi sette pazienti
di Ettore Mautone
Martedì 25 Agosto 2020, 07:30
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L'ospedale Loreto Nuovo torna ad essere un Covid center: dopo i preparativi e le sanificazioni, andate avanti per tutto il fine settimana, da ieri sono arrivati i primi 7 ricoveri: 4 pazienti di una comunità di immigrati integrati nel tessuto sociale, paucisintomatici ma incompatibili con l'isolamento domiciliare e altri 2 trasferiti dall'ospedale del mare. Ieri sera se ne aggiunto un settimo proveniente da Procida. L'ottavo paziente dovrebbe giungere oggi in via Marina in trasferimento dal Cotugno che ha l'esigenza di liberare posti per i pazienti più complessi. Quelli del Loreto sono tutti pazienti non complicati dal punto di vista clinico e dunque ospitati in unità assistenziali di degenza ordinaria. Si procede, infatti, in questa fase, per step sebbene al livello operativo B (a più alto impegno assistenziale e solo a Napoli). L'occupazione seguirà l'effettiva domanda di assistenza a fronte della saturazione della ricettività del Cotugno (tutti occupati da settimane i 16 posti di malattie infettive) e dell'ospedale del mare (full i 24 posti ordinari del Covid center dell'ospedale del mare), mentre non sono attive strutture per malati di Coronavirus, in questa fase, nella provincia sud e nord della città. Per ora dunque nel presidio di via Vespucci sono attivi 20 posti letto di degenza a cura della Medicina interna a indirizzo infettivologico. Il secondo step prevede ulteriori 10 posti letto al raggiungimento dell'occupazione del 75% dei posti del primo gradino e infine nel terzo step ulteriori 10 unità (sempre ordinarie) a completare il contingente programmato. All'appello mancano i 20 di sub intensiva e i 10 di Rianimazione. Questi ultimi, in base a quanto stabilito dal management della Asl, «saranno attivati al raggiungimento del 75% di saturazione di totali posti previsti in Fase A all'ospedale del mare (rispettivamente 6 per un totale di 12)». Per ora a Napoli est saranno trasferiti i pazienti caratterizzati sul piano clinico dalla coesistenza dell'infezione con altre patologie specialistiche da affrontare e curare (di tipo chirurgico, ortopedico, ematologico, oncologico, nefrologico e cardiologico) mentre al Loreto andranno i malati con patologia Covid-19 dominante senza altre malattie da trattare.
 


«Da oggi il Loreto Mare torna ad essere interamente dedicato al Covid e non ha più altre attività cliniche attive - avverte Michele Ferrara, direttore sanitario dell'ospedale - abbiamo accolto i primi sette positivi e ne aspettiamo altri già per domani (oggi ndr). Se la situazione dovesse aggravarsi attiveremo anche le terapie sub intensive e le terapie intensive». Com'è noto la Regione e l'Unità di crisi regionale, hanno codificato in tre Fasi (A,B e C), a impegno assistenziale ospedaliero crescente. Un Piano che impegna progressivamente nuovi ospedali per fronteggiare i contagi e le manifestazioni cliniche dell'infezione da qui al prossimo inverno. Il Loreto è tornato in pista come presidio dedicato interamente al coronavirus in seguito al nuovo aumento di contagi e di pazienti ospedalizzati (ieri saliti a quota 74, 9 in più in un giorno) e in previsione di un ulteriore incremento che dovrebbe proseguire con i rientri dalle vacanze. «Come reparto specialistico - aggiunge Ferrara - resta la Medicina generale ma che si occupa solo dei malati di Covid 19, invece il day surgery di Chirurgia è stato fermato e anche l'Oncologia che avevamo ripreso a far funzionare da venti giorni, è stata nuovamente trasferita all'Ospedale del Mare».
 
 

Questo ruolo a metà del guado del Loreto è uno dei nodi della programmazione sanitaria regionale da sciogliere nell'arco dei prossimi mesi e su cui l'attenzione dei comitati di cittadini tra cui quella capeggiata da Carlo Landolfi è massima e in cui prevale la diffidenza rispetto alla possibilità di recuperare appieno il ruolo di Dea di I livello per il Loreto a fronte della assoluta mancanza di personale per il pronto soccorso e le varie discipline necessarie a tale configurazione. Ieri mattina al Loreto sono giunti alcuni pazienti oncologici che avevano ripreso a frequentare l'ospedale della Marina dopo la fine dell'emergenza della scorsa primavera ma sono stati dirottati di nuovo all'ospedale del mare.
I cancelli del Loreto sono chiusi e vengono aperti solo per l'arrivo delle ambulanze che portano i pazienti Covid19, una situazione che potrebbe durare almeno per 6-7 mesi, per tutto l'autunno e l'inverno. «Questo ospedale - conferma Ferrara - dà una risposta di salute importante per tutto il territorio del centro di Napoli e quindi dobbiamo auspicare che torni al più presto alle funzioni di un Dea di primo livello (un ospedale di media complessità dotato di pronto soccorso e di molte discipline mediche e chirurgiche)». 

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