Coronavirus a Napoli: cinque contagiati in Costiera e a Torre del Greco il bilancio si aggrava ancora

Coronavirus a Napoli: cinque contagiati in Costiera e a Torre del Greco il bilancio si aggrava ancora
di Francesca Mari e Antonino Siniscalchi
Venerdì 20 Marzo 2020, 09:33 - Ultimo agg. 11:12
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La sindrome da coronavirus serpeggia nelle strade deserte della costiera sorrentina. La preoccupazione è palese, dopo che le risposte dei tamponi hanno dichiarato rotta l'«immunità» del territorio. Tre i casi positivi accertati a Sorrento, uno a Vico Equense, che seguono quello registrato mercoledì a Meta, un anziano con problemi renali che frequentava il centro dialisi dell'Asl a Sant'Agnello; centro che da ieri è tornato attivo dopo le operazioni di sanificazione, mentre si valuta se sottoporre al tampone gli operatori e si conferma che sarà sanificato anche il distretto sanitario di Sant'Agnello. Dei tre residenti a Sorrento due sono in isolamento domiciliare, mentre il terzo, un paziente oncologico, è stata trasferito dall'ospedale di Sorrento a quello di Boscotrecase. «Le raccomandazioni dei giorni scorsi diventano ora un imperativo: restate a casa sottolinea il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - Bisogna evitare ogni possibile fonte di contagio, per scongiurare il pericolo che singoli casi sotto controllo possano diventare un focolaio di trasmissione della malattia. C'è bisogno della collaborazione di tutti». Sono in corso le ricostruzioni dei contatti che i contagiati hanno avuto negli ultimi giorni. Uno dei tre sorrentini è il fratello dell'ex assessore Mario Gargiulo. «Il virus è così ha scritto il politico - ti sembra lontano, poi piano piano si avvicina fino ad arrivare a toccarti direttamente. Purtroppo mio fratello Albino è risultato positivo al tampone. Sono passato a salutarlo, evitando accuratamente il contatto». Un caso di positività registrato anche a Vico Equense. «Sono stato informato sull'esito degli esami, quale massima autorità sanitaria locale spiega Il sindaco Andrea Buonocore - e immediatamente mi sono messo in contatto con la persona colpita per assicurare la mia vicinanza e il mio sostegno».

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Un ulteriore motivo di preoccupazione è lo sbarco, ptrevisto nei prossimi giorni, di 300 dipendenti della Msc crociere a Sant'Agnello. Ma il sindaco è rassicurante. «Nei prossimi giorni spiega Piergiorgio Sagristani - causa la giusta sospensione di tutte le crociere Msc ritorneranno in penisola circa 300 marittimi dai propri cari. Abbiamo già segnalato, come previsto, i loro nomi al dipartimento prevenzione dell'Asl. Per questo, invito tutti a rispettare le norme di auto isolamento e quarantena previsti dai decreti della presidenza del consiglio dei ministri». Prevista anche la possibilità di trascorrere il periodo di quarantena lontano dalla propria abitazione di residenza. «Per chi può domiciliare in abitazioni diverse da quelle della famiglia aggiunge il sindaco di Sant'Agnello - abbiamo previsto la possibilità, previa comunicazione al comando della polizia municipale, di eleggere domicilio temporaneo in strutture attualmente chiuse alla ricettività turistica. Rimane la raccomandazione a rispettare le norme e restare a casa».

Cresce l'allarme a Torre del Greco, dove da ieri sono 24 i cittadini positivi al Covid-19: la Centrale operativa comunale ha comunicato quattro nuovi casi accertati. Un incremento repentino della curva del contagio, che per giorni era rimasta stabile con un caso al giorno, che fa temere l'arrivo del picco nella città che detiene la maglia nera tra i comuni campani. Infatti, il ritardo nella comunicazione degli esiti dei tamponi (alcuni relativi ai nuovi casi erano stati effettuati almeno cinque giorni fa) potrebbe far piovere nelle prossime ore diverse notifiche di positività al virus nella città. L'esito di contagio da Covid del sacerdote di una chiesa dell'area periferica, ricoverato al Covid-Center di Boscotrecase, ha gettato nello sconforto l'intera comunità parrocchiale, abituata tra l'altro a trasferte neocatecumenali di cui l'ultima risalirebbe a febbraio. Pare, infatti, che siano stati effettuati i tamponi anche ad un altro sacerdote della zona e che diversi nuclei familiari già siano in quarantena. Il sacrestano della chiesa avrebbe già nel pomeriggio di ieri avvisato i fedeli, invitando all'auto quarantena chiunque abbia avuto contatti con il parroco negli ultimi tempi e consigliando loro di «restare razionali e non farsi prendere dal panico». Al sacerdote sono legati l'anziana commerciante della zona e suo nipote, ricoverati sempre a Bosco in condizioni critiche, e i familiari dell'assessore Enrico Pensati che pure sarebbero positivi, nonostante manchi l'ufficialità.

Un nuovo ceppo, quindi, oltre a quelli noti della Don Bosco e del cardiologo del centro, che potrebbe crescere con l'arrivo degli esiti dei tamponi effettuati nei giorni scorsi. Poi restano i casi slegati: i due imprenditori tornati da Milano, di cui sono positivi anche alcuni familiari; il medico virologo del Policlinico Federico II, la salumiera ricoverata al Cotugno con due familiari ed il fratello di un consigliere comunale. Un altro caso ieri anche a San Giorgio a Cremano dove il numero è a quota sei. Si tratta di un 60enne che lavora alla pesa di Tufino; è ricoverato al Covid-Center di Bosco in condizioni non preoccupanti.

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