Il gip: «Coronavirus, il carcere non è sicuro». Ai domiciliari un uomo del clan Gionta

Il gip: «Coronavirus, il carcere non è sicuro». Ai domiciliari un uomo del clan Gionta
di Dario Sautto
Venerdì 10 Aprile 2020, 18:49
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L'emergenza coronavirus sta accelerando le scarcerazioni. Così, dopo Adolfo Greco - l'imprenditore stabiese del latte, in carcere da oltre un anno perché accusato di reati di camorra - tornano ai domiciliari altri due detenuti, giusto in tempo per la Pasqua. Si tratta di Alfonso Cesarano, 61enne «re dei funerali» di Castellammare di Stabia, e Paolo Morello, 26enne di Torre Annunziata, genero dell'ergastolano Pasquale Gionta. 

Ha due processi per camorra pendenti Alfonso Cesarano, che ha chiesto la riunione dei due procedimenti. Assistito dall'avvocato Claudio Botti, nel frattempo ha ottenuto proprio oggi la concessione degli arresti domiciliari. Già alla sbarra per estorsione aggravata dal metodo mafioso e favoreggiamento al clan D'Alessandro, per lui e i suoi parenti-soci si è aperto il processo anche per trasferimento fraudolento di valori, reato aggravato dal metodo mafioso. Per questi reati, era in cella dallo scorso mese di ottobre. Suo cugino omonimo, titolare di un'agenzia di pompe funebri a Marano, è invece morto in carcere pochi giorni fa. 

Domiciliari concessi anche a Paolo Morello, uomo ritenuto vicino al clan Gionta, accusato di centinaia di episodi di spaccio di cocaina tra Torre Annunziata, Torre del Greco e Pompei. Assistito dall'avvocato Antonio de Martino, ha confessato e il gip del tribunale oplontino gli ha concesso i domiciliari fuori regione anche perché «la permanenza in carcere non è sicura» a causa dell'emergenza Covid-19. La scorsa settimana, il valzer delle scarcerazioni era stato aperto da Adolfo Greco, accusato dall'Antimafia di due episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso (per cui è già a processo) e di aver favorito i nipoti del boss casalese Michele Zagaria nella vicenda Parmalat (il pm Giuseppe Cimmarotta ha chiesto il giudizio immediato). Su istanza degli avvocati Vincenzo Maiello, Ettore Stravino e Michele Riggi, Greco è ora ai domiciliari nella sua abitazione di Castellammare. 
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