Napoli, biglietti aerei e falsi tamponi negativi il business dei viaggi per gli immigrati

Napoli, biglietti aerei e falsi tamponi negativi il business dei viaggi per gli immigrati
di Paolo Barbuto
Sabato 12 Dicembre 2020, 09:33 - Ultimo agg. 14:59
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False attestazioni di negatività al Covid per rientrare nei Paesi di origine, la truffa è stata scoperta a Napoli e vede coinvolte agenzie che vendono biglietti aerei (non agenzie di viaggi ufficiali) che sono pronte a fornire anche certificati medici taroccati. Si tratta di un'attività che riguarda decine di strutture, quasi tutte destinate al mercato degli immigrati, in una vasta area di Napoli che parte da via Foria e dal Centro Storico per allungarsi a Forcella e al Vasto, con diramazioni anche nei più grandi centri della provincia. Ogni etnìa ha le sue agenzie di riferimento, ognuna delle agenzie fornisce servizi accessori fra i quali, dall'avvento della Pandemia, c'è anche la fornitura dei certificati di effettuato tampone con risultato negativo.
La questione è stata sollevata da un'inchiesta della trasmissione televisiva Le Iene che ha individuato una struttura di piazza Garibaldi nella quale si forniva il servizio accessorio di falsa certificazione. In seguito all'inchiesta giornalistica sono intervenuti i carabinieri che in quell'agenzia hanno trovato 500 attestati di negatività al Covid tutti rilasciati da un unico centro analisi.

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LE INDAGINI
I documenti individuati dai carabinieri si riferivano al centro Salus del dottor Novissimo il quale ha chiarito la sua estraneità alla vicenda mostrando che la carta intestata utilizzata dall'agenzia era fasulla e che i numeri di pratica riportati sui documenti individuati corrispondevano, in realtà, a persone diverse rispetto a quelle riportate sui certificati consegnati agli stranieri.

Immediatamente il dottor Novissimo ha sporto denuncia per chiedere di individuare chi sta utilizzando il nome del centro Salus per perpetrare la truffa. La questione, però, è decisamente più estesa rispetto a quelle individuata dalle Iene e dai carabinieri. In città, infatti, esiste un mercato parallelo di titoli di viaggio forniti da persone che non potrebbero essere titolari di agenzie di viaggio. Si tratta di un mondo che si ingegna con l'acquisto dei biglietti aerei presso strutture estere in modo da ottenere prezzi scontati: queste false agenzie offrono anche servizi ulteriori come il trasporto di bagagli ingombranti, il supporto per ottenere documenti e permessi e, appunto, la certificazione medica.


LA RETE
Gli agenti di viaggio napoletani si sono immediatamente dissociati dalla vicenda chiarendo che nessuna agenzia ufficiale ha mai effettuato operazioni del genere: «Noi viviamo giorni difficili perché il turismo è fermo, lavoriamo poco ma sempre nel rispetto di ogni singola norma», ha chiarito Cesare Foà, vertice napoletano di Agenzie di viaggi Unite il quale ha anche chiesto con vigore di chiarire che «ci sono troppe false agenzie sul territorio, noi denunciamo ma gli interventi sono insufficienti». In realtà la questione è diffusa e coinvolge in maniera capillare il territorio cittadino, laddove ci sono importanti comunità di stranieri. Ognuno ha il suo agente di riferimento, ci sono quelli per gli srilankesi, quelle per i cinesi, per i marocchini, gli algerini, gli ucraini, insomma, ciascuno ha i suoi riferimenti in città. Si tratta di agenzie che non potrebbero smerciare titoli di viaggio ma lo fanno abitualmente: in genere offrono ai clienti che devono rientrare in patria anche il servizio di tampone, ma in modalità regolare. Hanno accordi con centri analisi presso i quali inviano i loro clienti e, se c'è fretta, riescono ad ottenere percorsi facilitati; ma i certificati sono originali.


Ci sono poi almeno una decina di agenzie truffaldine che forniscono documenti fasulli. Il primo ad avere il sentore che qualcosa non quadrava, è stato proprio il dottor Novissimo del centro Salus: «Da qualche giorno mi arrivavano chiamate dalle questure di varie città d'Italia, soprattutto da Genova, con richiesta di verifica sulle certificazioni mostrate da passeggeri in partenza verso Marocco e Algeria. Ho sempre chiarito che quei documenti non venivano dal mio centro». Chiamate analoghe sono giunte anche ad altre strutture napoletane, sarebbero almeno altri tre i laboratori dei quali è stata falsificata la carta intestata, basta avere un solo certificato di tampone originale per poi riuscire a produrne decine simili alterando i nomi.

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