Covid, raccolta fondi per l'emergenza: l'appello dal Cotugno di Corrado Gabriele

Covid, raccolta fondi per l'emergenza: l'appello dal Cotugno di Corrado Gabriele
di Melina Chiapparino
Sabato 14 Novembre 2020, 21:45 - Ultimo agg. 22:48
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Lancia una raccolta fondi per l’emergenza Covid-19. E’ in questo modo che continua la sua battaglia contro il virus Corrado Gabriele, ricoverato nel reparto di sub intensiva dell’ospedale Cotugno di Napoli. Dalla prima comparsa dei sintomi fino a oggi, tredicesimo giorno di malattia conclamata, l’ex assessore regionale al lavoro non ha mai smesso di raccontare il suo vissuto personale per diffondere messaggi di solidarietà e vicinanza ma anche appelli come il suo invito alla collaborazione politica tra il sindaco partenopeo e il governatore campano. Oggi, sulla sua pagina facebook, Corrado Gabriele ha invece lanciato una raccolta fondi, in vista del compleanno il 26 novembre.

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«Molte famiglie non hanno risorse per sopravvivere all’emergenza Covid-19 – scrive Gabriele, da anni speaker e autore radiofonico- il 26 novembre è il mio compleanno e mi preparo ricoverato nel reparto sub intensiva dell’Ospedale Cotugno di Napoli a raccogliere fondi per aiuti alimentari e farmaci».

Nel post intitolato «Aiutami ad aiutare chi non ce la fa», scrive ancora «ognuno di voi con pochi euro può rendere una mano e fare un gesto solidale. Il mio compleanno si avvicina e la crisi incombe su tante famiglie: aiutiamole, assieme si può!» La raccolta, organizzata con il sistema Gofundme.com, arriva dopo un appello lanciato a proposito dell’impennata dei contagi. 

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«Non ho paura. Mi fanno paura i 4000 di oggi- ha scritto pochi giorni fa, l’ex assessore - più aumentano meno speranze ho di essere curato bene io e il vecchietto che urla dal dolore notte e giorno qui accanto e tanti di noi che resistiamo in silenzio chiusi nella raccolta strenua di forza e respiro». Il post è lungo e si rivolge anche a medici, infermieri , operatori socio sanitari e tutti coloro che lavorano in trincea. «Mi fa paura che c’è bisogno di mille mani qua dentro e duemila guanti che si incrociano minuto dopo minuto, mani con strumenti da mettere e togliere e migliaia di tute e occhiali e maschere e scarpe togli e metti e togli e nel mentre fai siringhe togli pannolini metti catetere togli sangue corri di qua e di la che per parlare con il medico ci vuole l’interfono e dentro è un forno». La conclusione del messaggio è un invito: «raccontalo da parte mia ai 4000 di oggi per favore».

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