Covid a Ischia, caos e polemiche: movida senza regole, disco e ressa in strada

Covid a Ischia, caos e polemiche: movida senza regole, disco e ressa in strada
di Massimo Zivelli
Venerdì 21 Agosto 2020, 23:30 - Ultimo agg. 22 Agosto, 12:56
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Una movida che continua ad essere senza controllo, spiagge libere affollate e senza distanziamento e la paura del ritorno del contagio che fa scattare in alcuni alberghi dell’isola la prima raffica di disdette anticipate sulle vacanze del fine agosto. 

A Ischia non bastano le ordinanze, i controlli a raffica e le sanzioni e infine anche le chiusure - da domenica scorsa - delle discoteche e sale da ballo, a porre un freno al mancato rispetto di qualsiasi elementare norma di sicurezza e prevenzione. Durante le ore del giorno la situazione resta critica soprattutto sui lidi pubblici presi letteralmente d’assalto da famiglie e gruppi di persone arrivati in massa a trascorrere qualche giorno di vacanza e desiderosi quindi di approfittare di ogni istante per godersi sole e mare, anche se nelle condizioni descritte questo legittimo desiderio si trasforma puntualmente in una sorta di calvario fantozziano. 

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Non mancano scatti ed immagini affidate ai social, come quella dell’uomo che alle 7 del mattino è già sceso in spiaggia, tirandosi dietro due o tre ombrelloni e un bel po’ di sdraio e lettini, con l’obbiettivo di occupare alcuni metri quadrati di arenile al Lido di Ischia, in attesa del successivo arrivo di nonni, nipoti, parenti e amici. Un quadretto questo, che potrebbe risultare perfino simpatico, se non fosse che poi, puntuali, scattano le proteste degli altri bagnanti che ovviamente non trovano più spazio e sono costretti a fare dietro front.
 


Ancora più complessa risulta essere la gestione del cosiddetto popolo della notte che almeno per i prossimi giorni si radunerà in giganteschi e caotici assembramenti al porto di Forio, alla Riva Destra di Ischia e sul lungomare di Casamicciola, fra baretti e ristoranti, sostando all’esterno dei locali per bere, ballare e scattare selfie a ripetizione, il tutto senza rispettare i distanziamenti e l’obbligo della mascherina. «Ci hanno chiuso le discoteche, ma poi si consentono maxi assembramenti negli altri luoghi della movida» tuona Marcello Bondavalli, patron dello storico «Valentino» di Corso Vittoria Colonna, sulle piste del quale hanno ballato e si sono divertite intere generazioni. In sintonia con i suoi colleghi gestori di sale da ballo, Bondavalli esterna il suo disappunto pubblicando sui suoi profili social, le foto di quanto accaduto ad esempio l’altra notte sul lungomare di Forio. Foto esplicite, che dimostrano l’adunata caotica di migliaia di persone, in gran parte giovani e giovanissimi, anche se non mancano neppure i ragazzini. Tutta la gioventù in vacanza a Ischia, si mostra quindi strafottente e poco propensa ad adeguarsi alle regole più elementari, approfittando anche del fatto che una massa così grande di persone sfugge alla capacità di intervento delle forze dell’ordine, se si considera che nonostante i rinforzi di agosto, il rapporto attuale è di un carabiniere o poliziotto ogni 1500 persone eventualmente da controllare. Nel frattempo, fra gli albergatori cresce il timore che questa stagione iniziata all’insegna della crisi più nera e che solo negli ultimi giorni iniziava a registrare fatturati incoraggianti, con la minaccia della ripresa del contagio vada a chiudersi anticipatamente anche prima del previsto. Arrivano in diversi alberghi le disdette di alcuni vacanzieri che avevano puntato su Ischia per trascorrere gli ultimi giorni di agosto, e la sensazione che si coglie è che tutti gli alberghi potranno, in queste condizioni, restare aperti al massimo fino alla metà di settembre, ma non certamente oltre.

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