Lunedì il primo debutto, con alcune scuole che anticipano l’apertura in virtù dell’autonomia scolastica fissata dalla Regione Campania a mercoledì. Giornata che potrebbe essere a rischio in qualche istituto per lo sciopero nazionale indetto da Sisa e Anief ma che comunque dovrebbe svolgersi regolarmente. La Campania è pronta e il governatore Vincenzo De Luca lo ribadisce durante la sua diretta social: «Nella fascia 12-19 anni la Campania ha 509mila residenti: rispetto a questo numero abbiamo una percentuale di prime dosi di vaccino del 60%, per la seconda dose siamo al 40%. Per le superiori le percentuali sono più alte fino al 70 per cento. Se facciamo un altro piccolo sforzo andremo a scuola in presenza in una situazione di tranquillità».
Il personale scolastico campano è doppiamente vaccinato al 100% secondo il report del governo aggiornato a ieri, e in aula gli studenti dai 6 anni in su manterranno la mascherina sul viso per tutta la durata delle lezioni, come fissato dal Cts. Nessun obbligo di distanziamento, invece, «lì dove non è possibile», ovvero in gran parte delle scuole che normalmente vivono sovraffollamenti: nel 2002-21 Napoli aveva ben 1.246 classi con più di 26 studenti. A questa problematica, aggiungiamo i lavori in corso alle strutture che limitano accessi alle aule e costringono i dirigenti scolastici a doppi turni e perfino un giorno a settimana a rotazione in Didattica a distanza, come accade alle secondarie di secondo grado Telese di Ischia e Bixio di Sorrento.
Mario Sironi, dirigente scolastico dell’Istituto professionale Telese di Ischia da sette anni, non è contento di proporre la Dad ai suoi studenti. «Mi mancano 15 aule, ma non da ora: la scuola è senza spazi sufficienti da oltre vent’anni. Quest’anno, quindi, non potendo applicare le soluzioni alternative finora sostenute, avrò gli studenti del biennio regolarmente a scuola sei giorni, mentre le classi del triennio faranno un giorno a settimana in Dad a rotazione». L’alberghiero, punta di diamante della Campania dove si sono formati alcuni chef stellati tra cui Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, attualmente è frequentato da circa 800 studenti distribuiti nelle 40 classi, a cui aggiungere 111 docenti, 29 personale Ata e 56 di sostegno (ne mancano ancora 13) essendo «una scuola molto inclusiva».
A Napoli molti istituti (sia del primo ciclo che del secondo) sono in ristrutturazione e qualche turnazione, almeno per i primi due mesi potrebbe esserci. Come al Cimarosa di Posillipo che rischia disagi al plesso Marechiaro. «Sono in attesa di un sopralluogo che i tecnici della Municipalità 1 devono effettuare insieme alla ditta vincitrice dell’appalto per i lavori di rifacimento dell’ingresso e della palestra, attualmente interdetti» spiega la dirigente Rosa Cassese che si è insediata il primo settembre. Incontro «più volte rinviato dalla Municipalità e ora fissato a lunedì, a ridosso dell’apertura dell’anno scolastico. Solo dopo potremmo capire l’utilizzo del plesso».
A Salerno, nonostante molte scuole impegnate in ristrutturazioni la Provincia ha messo a punto varie ospitalità tali da non creare disagi agli studenti. Ha assegnato nuovi spazi dell’Istituto Genovesi-Da Vinci al liceo Regina Margherita e all’Istituto nautico Giovanni XXIII di Torrione; 20 aule ricavate nella sede ex Giudici di pace vanno al liceo Sabatini Menna; altre 13 nell’ex Istituto provinciale per l’Infanzia al liceo Alfano I. I lavori di ristrutturazione hanno permesso di ricavare 5 aule in più al liceo De Sanctis, e 2 aule al liceo Da Procida. Nelle provincie di Benevento e Avellino non si segnalano problematiche mentre potrebbero essercene a Caserta con lavori impegnativi. Il dirigente Antonio Varriale dell’Istituto comprensivo Collecini - Giovanni XXIII ha sollecitato infatti le istituzioni chiedendo «visto l’imminente avvio dell’anno scolastico, al fine di organizzare le attività didattiche, la data di conclusione dei lavori e della consegna del plesso».