Emilio Fede di nuovo libero: il gip di Napoli dichiara l'incompetenza territoriale. Ma deve tornare agli arresti a Milano

Emilio Fede di nuovo libero: il gip di Napoli dichiara l'incompetenza territoriale. Ma deve tornare agli arresti a Milano
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 24 Giugno 2020, 17:00 - Ultimo agg. 18:03
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Sarà il Tribunale di Milano a giudicare Emilio Fede per l'accusa di evasione. Lo ha stabilito il giudice napoletano Fabio Provvisier, che ha dichiarato la propria incompetenza territoriale a giudicare un reato consumato a Segrate, anche se scoperto a Napoli. Dunque, per il gip di Napoli, viene revocato l'arresto per l'accusa di evasione (che sarà valutata dal Tribunale di Milano), mentre Fede deve fare comunque ritorno a Segrate, nella sua abitazione, dove resta in regime di arresti domiciliari, dove sta scontando una condanna a 4 anni e 7 mesi per i fatti legati al Rubygate.
 

 

Accolta la richiesta degli avvocati Demetrio Paipais e Salvatore Pino, che hanno eccepito la incompetenza territoriale del provvedimento adottato dal giudice. Scrive il gip Provvisier a proposito del Caso Fede: «Il reato è stato certamente consumato a Segrate, nel momento in cui il giornalista ha lasciato la propria abitazione, dove era ristretto ai domiciliari, ed è stato successivamente accertato a Napoli. Quanto basta a dichiarare incompetente il Tribunale di napoli e a rispedire gli atti a Milano. Ciò non toglie che per il giudice c’era in Emilio Fede la “erronea convinzione di potersi recare senza autorizzazione in altri luoghi per ragioni di cura e nell’occasione far visita alla moglie e con essa festeggiare il suo compleanno». Uomo scaltro, furbo - così lo definisce il giudice - avanti con gli anni, che ha probabilmente creduto di potersi recare a Napoli per motivi di salute (come previsto dal giudice di sorveglianza di Milano), salvo poi festeggiare il compleanno in un ristorante del lungomare. Non ci sono dubbi anche sul fronte delle esigenze cautelari. Scrive il giudice: «Appaiono impensabili inquinamento probatorio e pericolo di fuga, mentre una reiterazione di una “scappatella” da Milano non potrebbe certamente essere preclusa dall’applicazione della richiesta di misura degli arresti domiciliari. Ciò non esclude che fede Emilio debba immediatamente tornare nella sua dimora abituale, in quel di Segrate». Nel corso dell’udienza, il pm Gloria Sanseverino aveva chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari per Fede.
 

 

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