Estate 2022 a Napoli, ressa e spiagge blindate da Coroglio a Marechiaro

Estate 2022 a Napoli, ressa e spiagge blindate da Coroglio a Marechiaro
di Gennaro Di Biase
Lunedì 4 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 5 Luglio, 09:56
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Delibere e verifiche delle forze dell'ordine, ma tanta folla. Continua l'estate controversa in riva al mare di Napoli, e in particolare a Posillipo. Ieri alla spiaggia libera delle Monache è stato probabilmente superato il tetto massimo di 400 persone imposto dal nuovo regolamento comunale in vigore dal primo luglio: nella fetta di sabbia rivolta verso la parte ovest del Golfo, c'erano più persone rispetto a sabato, a dimostrazione del fatto che il pienone, in spiaggia, non dipende solo dalle decisioni di Palazzo San Giacomo, né dai controlli messi in campo. Nella domenica di ressa appena trascorsa, c'è stata infatti un'operazione della polizia per aumentare la sicurezza e regolare il flusso di bagnanti. Sabato, al contrario, nelle spiagge libere non si erano registrati assembramenti particolari. Il boom è stato invece intenso, durante tutto il weekend, all'interno degli stabilimenti balneari. Sold-out e incassi record per i gestori dei lidi. In tanti- napoletani e turisti in cerca di ristoro dall'afa - hanno dovuto rinunciare anche ieri al lettino. Caos di barche poi a Marechiaro, con tanto di rischi per bagnanti, kayak e scafi. Arrivano segnalazioni e proteste da parte dell'Associazione del Borgo posillipino. 

Il caldo, la domenica, la voglia di mare e quella di passare una giornata di libertà: tutti fattori che ieri hanno spinto migliaia di persone verso la spiaggia delle Monache e le acque che costeggiano palazzo Donn'Anna.

Anche se c'è traffico e difficilmente si trova posto per l'auto o per lo scooter. E anche se sono arrivate notizie riguardo all'ordinanza comunale che, come stabilito dall'assessore al Mare Mancuso, impone di scaricare una app, il numero chiuso, il tracciamento e i controlli ai bagnanti, che non possono superare le 400 unità. 

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Erano però tanti i turisti arrivati a prendere la tintarella alla spiaggia delle Monache, nell'ultimo giorno del primo weekend di luglio: tutti loro, ovviamente, erano ignari delle decisioni di Palazzo San Giacomo. Stesso discorso vale anche per centinaia di napoletani, che hanno preso il sole e nuotato «senza saperne un bel niente della delibera comunale». L'operazione della polizia è stata portata avanti nell'ora di punta, ieri alle 13.30. Gli agenti della Questura hanno controllato il flusso di bagnanti all'altezza del cancello che separa il Lido Sirena dalla spiaggia libera. Uno sforzo importante, che garantisce sicurezza proprio in quella fetta di mare che - a maggio - era stata teatro di una rissa a colpi di casco. Tutto strapieno, invece, negli stabilimenti balneari. Fatto che ha spinto tanti a virare su altre zone della città.

 

Non a caso, infatti, cresce la preoccupazione nella zona della fenestella. Barcaioli ufficiosi e non accompagnano di continuo i bagnanti (turisti, famiglie e babygang) da un lato all'altro dell'oasi sul mare posillipino in cui, poche settimane fa, erano stati accoltellati due minorenni durante una rissa quasi fatale. Ma le criticità non si limitano allo Scoglione o alle rive. Oltre la scogliera, in mare aperto, gli scafi sfrecciano uno vicinissimo all'altro, rischiando anche qui sorpassi pericolosi tra le onde e le schiume dei motori. Scie bianche continue, nelle acque del Golfo. «L'incidente purtroppo è dietro l'angolo - commenta Sergio Mannato dell'associazione Borgo Marechiaro - La situazione è fuori controllo vicino alla spiaggia, dove c'è un continuo incrociarsi di barche, canoe e persone che fanno il bagno. Il pericolo però lo si avverte anche più in là, dove tanti ragazzi si spingono a nuotare: i motoscafi si rincorrono quasi l'un l'altro, e presto potrebbe accadere qualcosa di grave. Ringraziamo Guardia Costiera e Guardia di Finanza per la loro presenza, ma sarà impossibile evitare una tragedia se non si interviene con degli strumenti legislativi più efficaci a punire coloro che non rispettano le regole in mare. A Marechiaro le situazioni al limite della legalità sono tantissime. Andrebbe recintata poi la parte storica del Palazzo degli Spiriti: in tanti rubano le pietre dall'edificio storico». 

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