Federico II, master in Dermatologia: 15 posti per gli studenti

Il corso di specializzazione dedicato alla memoria professoressa Gabriella Fabbrocini. Un anno di lezioni sulle patologie infiammatorie cutanee croniche

Un'aula universitaria
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 21:30
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All'Università Federico II, il 20 ottobre, riparte il master di II livello in Dermatologia per la gestione delle malattie infiammatorie cutanee croniche, quest'anno dedicato alla memoria della professoressa Gabriella Fabbrocini. «Il corso, dalla durata di un anno, sarà strutturato su lezioni presenziali interattive volte all’esaminare le più frequenti patologie come psoriasi, dermatite atopica, alopecia areata, orticaria ma anche casi più rari che rappresentano una sfida per lo specialista, come le reazioni cutanee in corso di terapia oncologica», spiega la coordinatrice Maddalena Napolitano.

«Agli incontri prenderanno parte specialisti provenienti da varie parti di Italia che, con la partecipazione di insegnanti di rilievo nazionale ed internazionale potranno acquisire le opportune conoscenze per rispondere alle problematiche emergenti, quali le innovazioni terapeutiche, le nuove dinamiche professionali, le strategie di rete, le aspettative di umanizzazione e qualità, la ricerca dell'ottimizzazione delle risorse connessa alla sostenibilità economica» sottolinea Cataldo Patruno, membro del comitato scientifico composto dai professori Annamaria Colao, Ivo Iavicoli, Massimiliano Scalvenzi, Maria Triassi con i dottori Claudio Marasca e Matteo Megna.

«Il master è nato da una intuizione della compianta professoressa Gabriella Fabbrocini con due obiettivi fondamentali: fornire conoscenze aggiornate sulle malattie infiammatorie cutanee croniche e favorire l'apprendimento di competenze e strumenti manageriali per il miglioramento qualitativo dei servizi offerti», aggiunge Scalvenzi, direttore della scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia della Federico II, che lo definisce «un’occasione di crescita e perfezionamento professionale per arricchire il clinico nello svolgimento della propria attività».

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