Fondi Ue, la Finanza negli uffici del Comune di Marano: anomalie nelle rendicontazioni dei progetti

Fondi Ue, la Finanza negli uffici del Comune di Marano: anomalie nelle rendicontazioni dei progetti
di Ferdinando Bocchetti
Venerdì 29 Dicembre 2017, 12:06
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Nuova irruzione dei militari della Guardia di Finanza negli uffici del Comune. Da qualche tempo le Fiamme gialle hanno accesi i riflettori sui progetti del Piu Europa, realizzati con uno stanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro. Per alcuni interventi, eseguiti dalle precedenti amministrazioni, sono state riscontrate discrasie nella rendicontazione. Su uno, in particolare, si è focalizzata l'attenzione degli investigatori. L'indagine è è ormai entrata nel vivo e la nuova acquisizione dei faldoni ha creato non poco allarme negli ambienti dell'ente cittadino, già scossi dalle recenti indagini sull'area industriale di via Migliaccio. Il Comune fu destinatario, tra il 2008 e il 2011, di un finanziamento comunitario da impiegare per la realizzazione o riqualificazione di strade e infrastrutture pubbliche. L'iter per l'avvio degli interventi fu segnato però da ritardi, intoppi burocratici e polemiche politiche.

Alcune opere non hanno mai visto la luce, altre invece sono state completate soltanto in extremis o grazie alle proroghe concesse dalla Regione. Le maggiore problematiche sono sorte sul Giardino dei cinque sensi, un parco tematico da destinare agli studenti delle scuole del territorio, mai ultimato per i contenziosi sorti tra privati e l'ente cittadino. Il Comune, destinatario di un finanziamento di oltre 1 milione di euro, perse tempo prezioso negli sgomberi delle aree occupate illegalmente da alcuni agricoltori, proprietari, nella stessa zona, di un'abitazione abusiva (sorge a ridosso del comando dei vigili urbani), anch'essa mai abbattuta e sgomberata.

Tra un contenzioso e l'altro, una sollecitazione bonaria e una serie di incontri tra i dirigenti comunali e i privati, sfumò parte di quello stanziamento e con esso parte dell'opera. Non ebbero miglior sorte altri progetti. Il convento francescano di via Casalanno, un gioiellino del 1600 situato nel cuore del centro storico, fu oggetto di lavori di restauro che suscitarono la disapprovazione di studiosi ed esperti d'arte. Si parlò di sprechi e lavori mal eseguiti anche in relazione alle arterie del centro cittadino, via Merolla, corso Europa e corso Umberto, e per via Nuvoletta, la strada che dalla caserma dei carabinieri conduce al municipio.

Il restyling di Palazzo Battagliese, incluso nel programma europeo in una fase successiva, è stato completato soltanto qualche mese fa, dopo anni di stop and go una sequela di scontri con Palazzo Santa Lucia. Altri progetti sono rimasti nel cassetto. Il caso più emblematico e oggetto dei rilievi della Guardia di finanza attiene alla mancata realizzazione di un'arteria di collegamento tra via Marano-Pianura e via Vallesana. Il finanziamento è sfumato (1 milione di euro) poiché il Comune non è mai riuscito ad abbattere il capannone abusivo presente in un punto nevralgico del tracciato.

Un deposito per automezzi ancora oggi utilizzato dai privati che una quindicina di anni fa si appropriarono del terreno comunale. I privati, che in un primo tempo erano stati diffidati dall'Ente ma che poi ottennero svariate proroghe, hanno impugnato gli atti al Tar, strappando - complice un lacunoso provvedimento redatto dagli uffici comunali - una sospensiva fino a marzo. In definitiva, come segnalato dalla commissione d'accesso che ha indagato per mesi sul municipio, poi sciolto per infiltrazioni della camorra, a beneficiare del Piu Europa sono stati in prevalenza i consulenti tecnici del Comune: geometri, architetti, avvocati, tutti pagati profumatamente per il loro contributo alla stesura di progetti e per opere mai realizzate o realizzate soltanto parzialmente. 
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