Napoli: boom di furti d'auto in ospedale, sfregio ai medici-eroi

Napoli: boom di furti d'auto in ospedale, sfregio ai medici-eroi
di Melina Chiapparino
Lunedì 18 Maggio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:24
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È boom di furti d’auto al II Policlinico di Napoli, depredato ad ogni ora del giorno e della notte. Vittime dei saccheggi criminali sono soprattutto medici e sanitari ma non mancano anche gli ammalati che nei casi di necessità per le loro patologie sono autorizzati a sostare all’interno. Il problema non è nuovo eppure nel complesso federiciano, che si compone di tre varchi presidiati da guardiania privata, mai come in questo momento gli episodi si stanno verificando con una frequenza allarmante. A denunciare il fenomeno è stato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli perché «gli ospedali non possono essere utilizzati dai delinquenti come un bancomat personale» 

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«È una concessionaria a cielo aperto per la microcriminalità organizzata». Con queste parole descrive la situazione al Policlinico federiciano Tommaso Pellegrino, chirurgo in forza alla struttura che, negli ultimi 3 mesi, è stato derubato dell’auto due volte. «Il primo furto a febbraio e il secondo pochi giorni fa - racconta il camice bianco - in entrambe le occasioni avevo parcheggiato nelle aree di sosta interne ma se conto anche gli anni passati al Policlinico mi hanno rubato l’auto quattro volte». La testimonianza di Pellegrino non riguarda solo la propria esperienza, ma «diversi altri furti che sono stati compiuti ai danni di altro personale medico e anche di pazienti». La situazione viene definita ormai «insostenibile» e anche se Pellegrino ha recuperato l’auto rubata a febbraio «seppure danneggiata, grazie ai poliziotti del Commissariato di Scampia», la sua richiesta riguarda «maggior tutela per chi parcheggia nel Policlinico» conclude il chirurgo che ricopre anche la carica di Sindaco di Sassano, in provincia di Salerno. 

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Paragonare gli ospedali a «bancomat per i criminali» è quanto denunciato da Borrelli che ha segnalato l’aumento dei furti d’auto al Policlinico federiciano e anche al Cardarelli. «Da un lato la gente elogia e osanna medici ed infermieri per il loro operato, soprattutto durante l’emergenza Covid-19, dall’altro si verificano attacchi continui contro i sanitari con aggressioni, violenze e, in questo caso, furti» spiega Borrelli. «Chiediamo sistemi di videosorveglianza, pattugliamenti costanti negli ospedali e presidi stabili delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso per mettere fine a furti, aggressioni ed assalti» incalza il consigliere regionale dei Verdi. «Ci sono anche atti di teppismo con vandalizzazioni di vetture» aggiunge Borrelli, membro della commissione Sanità del Consiglio regionale, che segnala «denunce di furti da considerare irregolari, nel senso che le auto sono state rubate dentro i parcheggi del Policlinico e del Cardarelli ma i proprietari, che impropriamente hanno usato questi luoghi come parcheggi di interscambio, hanno dichiarato di aver sostato nelle aree esterne agli ospedali». 

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I ladri entrano a piedi e nel giro di pochi minuti, il colpo è fatto. Al Policlinico II, i varchi su via Pansini, via De Amicis e via Orsolone «sono tutti carrabili e monitorati con guardiania e telecamere» fa sapere Anna Iervolino, direttore della cittadella federiciana. «Si sono verificati dei furti, nonostante i controlli - spiega la manager - ci sono telecamere anche nelle principali aree parcheggio e su tutto il viale principale, tuttavia sostano fuori di queste aree, in viali interni e più isolati e i malintenzionati evidentemente conoscono bene i posti». «In tempi ordinari, il numero di auto che accede, fra personale interno, studenti, specializzandi, visitatori è enorme - aggiunge Iervolino - perciò abbiamo previsto nella gara in corso per servizi di portierato e guardiania un potenziamento della sorveglianza». Sull’incidenza del fenomeno al Cardarelli il direttore Giuseppe Longo rassicura che «i furti si sono verificati in passato ma da tempo non si registra la problematica, grazie alla presenza di 150 telecamere, vigilantes ai tre varchi e una ronda di guardie giurate in scooter dedicata solo alle aree parcheggio».
 

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