Giuidice di pace di Marano a rischio chiusura: braccio di ferro ad oltranza tra Giugliano e altri sei comuni

Giuidice di pace di Marano a rischio chiusura: braccio di ferro ad oltranza tra Giugliano e altri sei comuni
di Ferdinando Bocchetti
Giovedì 2 Novembre 2017, 17:33
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Ultima chiamata per il Comune di Giugliano, che ieri ha disertato il summit convocato dalle amministrazioni cittadine (Marano, Mugnano, Qualiano, Villaricca, Melito e Calvizzano) che sostengono le spese per la gestione dell'ufficio del Giudice di pace. I rappresentanti istituzionali dei sei comuni, riuniti nella sala giunta del municipio di Marano, hanno redatto un verbale che sarà inviato al sindaco di Giugliano Antonio Poziello. Nel documento si fa riferimento "all'impossibilità di poter gestire la struttura se l'ente giuglianese non aderirà alla convenzione sottoscritta tra le varie amministrazioni nella primavera del 2014". Sindaci e commissari straordinari hanno inoltre ribadito che, contrariamente a quanto auspicato da Poziello nei giorni scorsi, "non basterà rafforzare l'ufficio di Marano con le quattro unità lavorative promesse dalla Regione (non ancora arrivate, ndr) per scongiurare la chiusura del presidio giudiziario". Il braccio di ferro tra i comuni, insomma, prosegue ad oltranza e spiragli, per una soluzione positiva della querelle, al momento non se ne intravedono.

"Noi continueremo a batterci affinché i comuni del mandamento giudiziario di Marano non vengano accorpati ad Aversa - tuonano Gianfranco Mallardo e Donato Minicozzi, rispettivamente presidente e consigliere dell'Ordine degli avvocati di Napoli nord - Il destino della struttura è ora nelle mani di Giugliano. Possiamo ancora discutere sulla rimodulazione dei costi di gestione, sulle spese di notifiche e sulle altre voci che incidono sulle casse dei comuni - aggiungono - ma ogni ragionamento non può prescindere dall'adesione di Giugliano alla convenzione". Se l'impasse non dovesse sbloccarsi, le associazioni forensi del territorio chiederanno ai vertici del dicastero della Giustizia "di rendere Marano sede ministeriale e sgravare in questo modo i comuni dagli impegni assunti due anni e mezzo fa". Una strada, quest'ultima, che si preannuncia ugualmente irta di ostacoli. 
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