Green pass, negli scavi di Pompei ​arrivano i “furbetti del tampone”

Green pass, negli scavi di Pompei arrivano i “furbetti del tampone”
di Susy Malafronte
Venerdì 13 Agosto 2021, 23:57 - Ultimo agg. 15 Agosto, 11:07
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Sottoporsi al tampone gratuito nel gazebo dell’Asl riservato ai visitatori degli Scavi di Pompei, senza poi visitarli davvero? È un abuso, ovviamente, un trucco: ma un trucco che riesce, e in tanti ne stanno approfittando. Lo abbiamo fatto anche noi del Mattino, ieri mattina, per testimoniare che non ci sono controlli che riservino esclusivamente a chi deve entrare agli Scavi il “privilegio” di ottenere il tampone (che se negativo dà il via libera all’ingresso) senza pagarlo. «Sono una turista, vorrei entrare agli Scavi ma non ho il Green pass»: è bastato dire questo, ieri intorno alle 13.30, per essere accolta nella postazione sanitaria. Alle 13.48 è arrivato il risultato, stampato sul referto: negativa al Covid-19. Per andare via, senza entrare nel sito archeologico da Porta Anfiteatro, è bastato dire che il nostro gruppo, tutte persone munite di Green pass, e la guida turistica erano in attesa all’altra biglietteria, quella di piazza Esedra.


Sono molti i «furbetti del tampone», residenti a Pompei e in diversi comuni limitrofi, che dal 6 agosto - quando il sistema è stato inaugurato per venire incontro alle esigenze di visitatori che arrivano qui da tutto il mondo - si sono recati agli Scavi fingendosi turisti per avere il tampone gratis.

Poi, con il referto in tasca, sono volati verso le rispettive mete delle vacanze, o se ne sono andati al ristorante o in altri locali pubblici. O più semplicemente si sono tolti un dubbio, il timore di essere contagiati: è tutto più facile, quando non costa niente. Il direttore generale del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, che ha fortemente voluto l’iniziativa, ne è sicuro: «I controlli sono rigidissimi e solo i turisti muniti di biglietto possono usufruire del servizio». Eppure a noi nessuno ha chiesto il biglietto, che peraltro difficilmente un turista sarà spinto ad acquistare prima di avere la certezza di poter essere ammesso in quanto negativo: evidentemente c’è una falla nel sistema.

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I tamponi gratis agli Scavi, attivati grazie ad una convenzione tra il Parco Archeologico e la Regione Campania, avrebbero avuto ancora pochi giorni di autonomia: con un ritmo di 500 tamponi al giorno e il personale dimezzato per le ferie, l’Asl è in affanno. Il primo cittadino Carmine Lo Sapio, su richiesta di Zuchtriegel, ha chiesto a tutti i laboratori privati, accreditati con il servizio sanitario per l’inserimento dei referti in piattaforma, di affiancare il personale Asl nel servizio agli Scavi, anche in questo caso a titolo gratuito. In risposta è arrivata un’ampia disponibilità. Già dalla prossima settimana, dopo la firma della convenzione tra Comune e laboratori privati, i sanitari saranno affiancati dal nuovo personale volontario. «È impensabile interrompere un servizio fondamentale per incrementare le visite agli Scavi e molto richiesto dai turisti - ha detto Lo Sapio - da primo cittadino non avrei potuto non attivarmi per garantirne la continuità». E tuttavia, aggiunge il sindaco, servono più controlli, perché «non è neanche accettabile che di uno sforzo simile approfitti chi non ne ha diritto».
 

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