Grumo Nevano, voti in vendita a 50 euro
ora è rischio scioglimento

Grumo Nevano, voti in vendita a 50 euro ora è rischio scioglimento
di Marco Di Caterino
Giovedì 21 Aprile 2022, 08:57
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Un tuono a ciel sereno. Che ha fatto tremare l'amministrazione comunale, per un reale timore dell'arrivo della commissione d'accesso, dopo la notizia del coinvolgimento della consigliera comunale di minoranza Assunta Liguri, tirata in ballo dal boss Armando Angelino (arrestato ieri mattina con nove affiliati) su una vicenda di acquisti di voti a cinquanta euro, nelle elezioni del 2019. Con l'attuale consigliera, l'esponente del clan ha tirato in ballo anche un altro candidato dell'epoca, Vincenzo Silvestre, non eletto per una manciata di voti.

«Segnalai alle forze dell'ordine strani movimenti davanti ai saggi delle elezioni del 2019 ha detto il sindaco Gaetano Di Bernardo perché c'era la percezione che il tutto non si svolgesse con limpidezza e regolarità ed era evidente che giravano persone estranee all'ambiente della nostra città. Ora l'operazione dei carabinieri svela i retroscena di quegli strani movimenti. Spero che si faccia luce al più presto, mi auguro che la consigliera Liguori, che siede sui banchi dell'opposizione, possa dimostrare la sua estraneità in questa vicenda che non appartiene all'ambiente politico di Grumo Nevano».
 

La vicenda della consigliera comunale di Grumo Nevano è deflagrata con l'appello di ben di 28 parlamentari della zona, che in una dura nota.

Invocano «atti concreti contro le infiltrazioni della camorra. Due clan avrebbero sponsorizzato dei candidati alle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale di Grumo Nevano in provincia di Napoli. Lo denunciamo da tempo: la camorra si relaziona con l'imprenditoria, con la finanza e con la politica scrivono nella nota stampa E se la politica non recide i suoi rapporti con la camorra non riusciremo a sradicare questo fenomeno. Siamo di fronte a una vera e propria emergenza democratica.

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Pensiamo al comune di Castellammare di Stabia sciolto per infiltrazioni della camorra, a giorni potrebbero essere sciolti dal consiglio dei ministri anche Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano, stessi provvedimenti già sono stati adottati per Sant'Antimo, Villaricca, Marano. Di recente abbiamo segnalato aspetti problematici anche per il Comune di Melito di Napoli e date le notizie di oggi, la stessa cosa dovrà essere fatta per Grumo Nevano. Gran parte della politica è assente - continuano i parlamentari - anche di fronte alle sollecitazioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che recentemente in commissione antimafia aveva sollevato il problema dell'inquinamento politico e della selezione delle classi dirigenti. C'è bisogno di trasparenza, di etica nella politica, di legalità nella gestione della cosa pubblica». La nota è firmata dai parlamentari eletti a Napoli e provincia: Sandro Ruotolo, Maria Domenica Castellone, Valeria Valente, Paolo Siani, Gilda Sportiello, Salvatore Micillo, Paola Nugnes, Vincenzo Presutto, Gianluca Cantalamessa, Carmen di Lauro, Iolanda Di Stasio, Paolo Russo, Andrea Caso, Raffaele Mautone, Nicola Morra, Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Silvana Nappi, Raffaele Topo, Teresa Manzo, Francesco Urraro, Luigi Gallo, Luigi Iovino, Sergio Puglia, Sergio Vaccaro, Conny Giordano, Silvana Giannuzzi, Gianfranco Di Sarno.
 

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