Incendi sul Vesuvio 2017, quattro anni dopo sono stati condannati solo due colpevoli

Incendi sul Vesuvio 2017, quattro anni dopo sono stati condannati solo due colpevoli
di Gigi Di Fiore
Martedì 3 Agosto 2021, 17:33 - Ultimo agg. 4 Agosto, 08:06
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La sentenza definitiva della Cassazione risale ad appena 23 giorni fa. Per Cipriano De Martino, contadino di Vico Equense, è arrivata la conferma della pesante condanna a cinque anni per uno dei pericolosti incendi esplosi nell’estate del 2017 sul Vesuvio. Per il 64enne De Martino, l’accusa riguardava la distruzione di ben 18 ettari di vegetazione. Sulla drammatica estate di quattro anni fa, che mise in all’allarme ettari e ettari di vegetazione sul Vesuvio mettendo in pericolo anche centri abitati, quattro anni dopo ci sono processi in corso e sentenze.

Cipriano De Martino venne ripreso da alcune telecamere mentre passava sul suo Ape Piaggio prima e subito dopo l’esplosione di uno di quegli incendi nell'agosto 2017.

Le successive perquisizioni nella sua casa portarono alla scoperta di bottiglie piene di benzina. Ci fu l’arresto, la condanna con rito abbreviato a sei anni e due mesi, la riduzione in appello a cinque anni confermata il 10 luglio scorso dalla Cassazione. L’incendio esplose a ridosso del Ferragosto del 2017. Nel processo, Wwf e il Comune di Vico si sono costituiti parte civile. 

Il mese prima, nel luglio del 2017, il Parco naturale del Vesuvio fu investito da fiamme innescate da almeno otto punti diversi. Fu uno dei più devastanti e pericolosi incendi sul Vesuvio degli ultimi anni. In pericolo le aree di più comuni: Boscotrecase, Trecase, Ercolano, Terzigno, Ottaviano, Torre Annunziata, Ercolano. Ci fu un arresto, dopo intercettazioni e testimonianze di familiari, nei confronti di un 24enne che lavorava in una macelleria: Leonardo Orsino. Fu accusato di avere appiccato uno di quei focolai esplosi il 14 luglio 2017, con un semplice accendino. Con rito abbreviato, fu condannato a 4 anni e mezzo, ridotti in appello a 3 anni e 10 mesi. Gli avvocati hanno sempre sostenuto che Orsino fosse un capro espiatorio di un incendio che aveva più colpevoli mai scoperti.

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Solo quattro mesi fa, sempre per gli incendi del luglio 2017, è iniziato invece il processo nei confronti dei funzionari della Protezione civile della Campania: Massimo Pinto e Italo Giulivo. La Procura di Napoli li accusa di concorso in incendio colposo e devastazione colposa. Vengono ritenuti responsabili di scarsa attenzione agli allarmi incendi di quei giorni, per non aver predisposto un piano tempestivo di prevenzione sin dai primi focolai esplosi il 5 luglio del 2017. Alla fine del luglio 2017, il Parco nazionale del Vesuvio accertò che ben 1.600 ettari erano stati interessati dagli incendi in un'area che interessava undici comuni. In totale, c’erano stati 24 incendi divampati in momenti diversi con danni per 17 milioni di euro. La prima udienza di questo processo, si è tenuta l'8 aprile scorso. Il dibattimento è appena agli inizi.

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