Influenza, dosi di vaccino già consegnate ai medici di Napoli

Influenza, dosi di vaccino già consegnate ai medici di Napoli
di Ettore Mautone
Mercoledì 30 Settembre 2020, 08:00 - Ultimo agg. 08:04
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Vaccino contro l'influenza: la Campania è la prima regione in Italia a consegnare le dosi ai medici di famiglia e ai centri dei distretti. «Inizieremo le somministrazioni ai nostri assistititi dal 1 ottobre, siamo primi assoluti in Italia - commenta Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg, il principale sindacato di categoria della medicina primaria l'Emilia Romagna inizia il 12 ottobre. Un esempio di efficienza che consentirà di organizzare tutto con i giusti tempi e la massima sicurezza per medici e pazienti». In totale, sono 1.553.707 le dosi aggiudicate ad aprile scorso con la gara istruita dalla Soresa, in anticipo sulle altre regioni. Con 333.698 dosi per la fascia di età dai 6 mesi ai 6 anni, 357.136 dai 60 ai 64 anni, oltre un milione agli ultra 65enni e 217.252 dosi residue per categorie non a rischio, da attingere dalle scorte del 20 per cento in più previsto nei contratti pubblici, qualora le amministrazioni li richiedano.

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La partecipazione dei medici alla campagna vaccinale è volontaria e, nell'ambito degli studi aggregati che assicurano almeno un presidio aperto dalle 8 alle 20, i colleghi che aderiscono possono provvedere anche per quelli che non partecipano, vaccinando i pazienti degli altri. Un medico massimalista può avere dai 400 ai 600 vaccini: per ora, ovviamente, sono stati forniti ai professionisti che li hanno richiesti e solo per i loro pazienti. Ma gli stessi pazienti possono prenotarsi, in alternativa, ne i centri vaccinali dei distretti sanitario.

Insomma, si parte. «Ieri al mio distretto sanitario, il numero 25 dell'Asl Napoli 1 Centro aggiunge Scotti che ha lo studio a Bagnoli -, mi hanno consegnato tutte le scorte necessarie per la campagna antinfluenzale e antipneumococcica da me richieste. La stessa cosa sta avvenendo in tutte le Asl campane. Un dato importante, perché in questo momento la possibilità di iniziare a vaccinare prima consente ai medici di organizzare al meglio gli accessi negli studi, senza creare assembramenti, rispettando le raccomandazioni del ministero che indicano la necessità di iniziare dai primi di ottobre». L'invito ai cittadini è di concordare con il proprio medico di famiglia la data per la somministrazione.
 


I vaccini sono gratuiti per tutti coloro che ne hanno diritto, dando priorità agli assistiti in base ai motivi di salute. Si comincia dagli over 65 con patologie croniche o fragilità, poi i pazienti dai 60 ai 64 anni con patologie croniche. Ancora, i pazienti under 59 con patologie cardiovascolari e si prosegue con quelli sopra i 60 anni senza particolari fragilità. «Organizzare il lavoro in questa fase molto complessa, visto il numero di contagi che si sta registrando, è il modo migliore per evitare di aumentare il rischio afferma il segretario generale Fimmg -. È giusto sottolineare che la Regione, grazie anche all'attenzione del governatore Vincenzo De Luca, aveva già raccolto le sollecitazioni da noi denunciate a livello nazionale ad aprile per una immediata attivazione delle gare di acquisto. Oggi si vedono i risultati di questa programmazione. Anche una settimana di ritardo può fare la differenza. Nelle altre regioni si potrebbe arrivare a una corsa quando i tempi saranno ristretti».

«Abbiamo calcolato perfettamente e correttamente il numero di dosi spiegano in Regione - evitando di esagerare (togliendo la possibilità agli altri di vaccinare almeno la popolazione a rischio): considerando che abbiamo fatto la prima gara italiana, avremmo potuto chiedere molto di più ma per le altre regioni sarebbe stato un problema vista la limitata capacità delle aziende di produrre vaccini».

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