Jorit a Mosca, murales e polemiche: «Nessuno qui vuole la guerra totale ma se continua così ci sarà»

Jorit a Mosca, murales e polemiche: «Nessuno qui vuole la guerra totale ma se continua così ci sarà»
Mercoledì 21 Settembre 2022, 21:23 - Ultimo agg. 22 Settembre, 06:17
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Ciro Cerullo, in arte Jorit, fa il segno della vittoria, sorridente abbracciando il suo amico Dimitry: «Artista russo, si amico e confermo amico, si possono avere amici russi!». 

Ma l'aspetto sereno e gioviale dei due è ossimorico rispetto al messagio che l'artista lancia sulle sue pagine social: «Qui a Mosca tira una brutta aria. Le persone sono preoccupate per quello che sta succedendo». 

Con il suo post, Jorit cerca di sensibilizzare sull'ancora tesissima situazione del conflitto russo-ucraino che non sembra rallentare nonostante il recente annuncio di Vladimir Putin della parziale mobilitazione in Russia che prevede il richiamo di 300.000 riservisti.

Come affermato dal portavoce dell'Ue, Peter Stano, «L'annuncio di Putin sulla parziale mobilitazione è un'ulteriore prova che Putin non è interessato alla pace, ma solo all'aggressione nonchè un segnale di disperazione su come sta andando la sua aggressione all'Ucraina».

«La maggior parte dei russi con cui ho parlato supportano Putin e vogliono a tutti i costi che l’Ucraina non entri nella Nato e non sia in nessun modo una minaccia per il loro paese. Oltre a voler supportare le popolazioni del Donbass che considerano loro fratelli». La liberazione di tutto il Donbass rimane l'obiettivo pimario del presidente russo, come ha ricordato Putin anche oggi in uno dei suoi discorsi alla nazione. 

Jorit descrive una Russia costantemente bagnata dall'orgoglio patriottico, dalla rabbia dei conflitti passati, dal desiderio di rivalsa, dalla convinzione che l'occidente sia il nemico, in un dualismo buono-cattivo, bene-male. Lo stesso Putin questa mattina ha accusato l'Occidente di russofobia: «vogliono distruggere la Russia. È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciano di smembrare e rendere schiava la madrepatria». 

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L'artista lancia, infine, un appello all'Italia: «Nessuno qui vuole la guerra totale ma se continua così ci sarà. Gli Stati Uniti avranno danni gravissimi, ma si salveranno, ma noi in Europa saremo completamente distrutti. Faccio un appello alla diplomazia del mio paese fate qualcosa. Qui non è più questione di alleanze ma della nostra stessa sopravvivenza».

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