Luci di notte e telecamere per la Tomba
di Agrippina: restyling finanziato da privati

Luci di notte e telecamere per la Tomba di Agrippina: restyling finanziato da privati
di Patrizia Capuano
Sabato 20 Novembre 2021, 10:27
3 Minuti di Lettura

Dai fondali dell'area marina protetta di Baia è stata recuperata una colonna tortile in marmo di epoca romana, svelata durante recenti indagini. L'elemento decorativo sarà studiato, restaurato e reso fruibile al pubblico nell'itinerario «Sol et Luna» tra le antiche vestigia. L'intervento di recupero, non facile, è stato effettuato dal Parco archeologico dei Campi Flegrei con gli esperti di Naumacos Underwater Archaeology and Technology, capitaneria di porto, cooperativa Baios e società Samop. A tutela del parco sommerso, nel municipio di Bacoli, ieri incontro con la Soprintendenza nazionale per un piano di salvaguardia dei tesori inabissati.

In un'ottica di rilancio e di valorizzazione dei beni storico-culturali, è stato firmato un accordo pubblico privato per la riqualificazione della Tomba di Agrippina: l'odeon imperiale sul molo di Marina Grande sarà oggetto di opere di restyling e dotato di pubblica illuminazione. Il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, racconta: «I lavori di manutenzione straordinaria sono finanziati da imprenditori.

Abbiamo firmato l'accordo per l'inizio dei cantieri alla Tomba di Agrippina che sarà finalmente illuminata, anche di notte, avrà una recinzione degna di tale patrimonio e telecamere per preservarla da incivili e vandali». Il monumento è nel borgo di Marina Grande, al margine della spiaggia. «Sarà uno dei poli culturali da visitare, lungo il percorso turistico che dalla Piscina Mirabilis porta alle Cento Camerelle fino al lago Miseno prosegue il primo cittadino - Non più reti da materasso, non più buio e degrado. Si volta pagina». Un'azione resa possibile dalla sinergia tra il Parco, il Comune e il gruppo Mec Dab dei fratelli Del Prete. «Ringrazio la famiglia Del Prete di Frattamaggiore e il Parco archeologico dei Campi Flegrei che hanno lavorato a questa sponsorizzazione, permettendo a un privato di finanziare opere di valorizzazione dei monumenti della nostra città - aggiunge Della Ragione - Sono grato ad Antonio, un mecenate dei nostri tempi. Non solo perché ha scelto di vivere a Bacoli, da Frattamaggiore. Ma perché ha voluto sostenere le spese per lavori attesi da tempo. È il segnale che l'imprenditoria sana scende in campo a difesa del territorio». Le due città sono legate anche per il culto di San Sossio, patrono di Frattamaggiore e nato a Capo Miseno. Il piano di restauro della Tomba di Agrippina - un odeon collegato a una villa marittima costruita dalla nobilitas - è diretto dal Parco archeologico dei Campi Flegrei che si è occupato del disegno progettuale, che prevede il ripristino degli esterni, la realizzazione di impianti di videosorveglianza e di pubblica illuminazione.

Video

Dopo poche ore dall'accordo siglato per la tutela del sito, un ulteriore tassello a salvaguardia del patrimonio storico-naturalistico. In questo caso, per le vestigia di epoca romana inabissate nei secoli sui fondali. «Ho incontrato in municipio l'archeologa Barbara Davidde della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo - spiega Della Ragione - per fare di Bacoli un centro internazionale per la ricerca, lo studio e la valorizzazione dei tesori archeologici sui fondali marini. La nostra ricchezza più importante».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA