Agli arresti domiciliari il «re» della provetta tra auto di lusso e vacanze a Capri

Agli arresti domiciliari il «re» della provetta tra auto di lusso e vacanze a Capri
di Maria Chiara Aulisio
Sabato 21 Novembre 2015, 15:54 - Ultimo agg. 08:31
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Lp hanno arrestato mentre era ancora in clinica, alla Sanatrix, dove nei giorni scorsi era stato sottoposto a un intervento chirurgico: i medici gli avevano appena comunicato che poteva andar via, foglio di dimissioni e a casa per proseguire la convalescenza tra le pareti domestiche. Quando di lì a poco gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato alle porte della clinica di via San Domenico per consegnargli l’ordine di arresto, il ginecologo era appena andato via.



Poco meno di sessant’anni, Raffaele Magli, che qualcuno definì il «re» dei figli in provetta per essere stato negli anni Ottanta tra i pionieri della fecondazione in vitro, nel 1986 raggiunse l’apice del successo facendo nascere la prima bambina al mondo con sesso predeterminato. Non solo. Due anni dopo prese in cura una donna alla quale - raccontò lo stesso ginecologo - vent’anni prima erano state asportate le ovaie riuscendo ugualmente a farle avere un figlio. Roba davvero miracolosa. Quasi quanto due gemellini che con soddisfazione Magli annunciò di aver fatto nascere dal grembo di una 58enne di Pescara. Episodi eclatanti che inevitabilmente fecero scalpore in grado di procurargli una notevole notorietà non solo in Italia.



Figlio di Guglielmo, storico primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Cardarelli, morto nel 2005 a poco più di settant’anni e considerato un luminare nel suo campo, Raffaele ben presto diventò anche un volto noto ai telespettatori grazie a una serie di interviste e alla partecipazione a numerosi talk show registrati negli studi dei principali network del paese. Ospite ricorrente nel salotto del Maurizio Costanzo Show, il «mago» della provetta napoletana continuava ad aumentare fama e notorietà: nel suo studio privato di via Schipa, nel cuore di Chiaia, cresceva a dismisura il numero di aspiranti mamme in arrivo da ogni regione d’Italia pronte a tutto pur di avere un bambino. Visite e controlli anche a tarda sera, appuntamenti pure nei giorni di festa, una macchina organizzativa degna della migliore imprenditoria. Ma non solo lavoro. Perché - racconta chi lo conosce - un po’ di relax giustamente amava pure concederselo: auto di lusso, ristoranti alla moda, vacanze esclusive e una casa sull’isola di Capri dove andare a trascorrere i fine settimana, le sue grandi passioni che il ginecologo condivideva con amici e famiglia.



Sposato, due figli e una bell’appartamento sulla collina di Posillipo, la vita di Raffaele Magli sembrava andare a gonfie vele fino a quando, alla fine degli anni Novanta, non finisce coinvolto in una vicenda giudiziaria che lo vede protagonista. A denunciarlo ai giudici della Procura Circondariale fu una sua giovane paziente che lo accusò di averle procurato gravissimi problemi in seguito alla gestione del parto. Il dottor Magli si difese parlando sì di errore, ma non imputabile al suo operato. Anzi. Il ginecologo ribadì che di quella videnda non intendeva assumersi alcuna responsabilità scientifica: «Proprio in quel periodo - dichiarò in una intervista rilasciata al Mattino - ho ricevuto offerte per andare a lavorare sia negli Stati Uniti che in Argentina. Se non l’ho fatto è solo perché non ho mai voluto lasciare questa città».

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