«Si stanno completando tutti i sopralluoghi, dai primi rilievi appare che il crollo sia legato al dissesto di quella cappella per infiltrazioni legate alla pioggia. Esiste un problema più generale che affronteremo nei prossimi mesi e che riguarda le strutture private». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in merito al crollo al cimitero della scorsa settimana.
«Si dovrà fare una rivalutazione di tutte le strutture private nell'ambito del cimitero monumentale - ha spiegato il sindaco - spesso hanno più di un secolo, essendo state costruite nell'800, sono strutture dove non si fa manutenzione da molto tempo ed è opportuno un intervento.
E in effetti domani riaprirà il Cimitero monumentale di Poggioreale, all'interno del quale lo scorso 17 ottobre si è verificato un crollo che ha interessato parte dell'edificio funerario denominato Bianchi della Ss. Resurrezione di Gesù Cristo dell'omonima Arciconfraternita. Con due ordinanze, rispettivamente del 17 e 18 ottobre, il Comune di Napoli aveva chiuso l'accesso al Cimitero monumentale per permettere di compiere le necessarie verifiche mirate anche ad individuare eventuali cedimenti del suolo (anche in considerazione del precedente crollo del 5 gennaio scorso, che ha interessato altre Arciconfraternite). Il Comune fa sapere che «sia la parte non crollata della medesima Arciconfraternita Bianchi della Ss. Resurrezione di N.S. Gesù Cristo, sia le cinque Arciconfraternite circostanti, sia il muro perimetrale al confine con il fondo Zevola, non manifestano segni di cedimento fondale». La perimetrazione già tracciata dell'area sequestrata viene ritenuta quindi idonea a preservare la pubblica incolumità, pertanto da domani sarà ripristinato l'accesso al Cimitero monumentale «fatte salve le zone sequestrate o interdette riportate nella seguente planimetria».